L’azienda norvegese che sviluppava l’omonimo browser ha comunicato che presto cambierà nome in Otello Corporation. Tale decisione è conseguenza della cessione dei diritti d’uso del noto marchio ad un consorzio cinese, avvenuta a luglio 2016. Il rebranding non avrà nessuna ripercussione sulle versioni desktop e mobile di Opera, la cui diffusione è in costante crescita, secondo il CEO di Opera Software ASA.
Un gruppo di investitori cinesi aveva offerto 1,2 miliardi di dollari per acquisire l’intera azienda norvegese. Il tentativo, effettuato il 10 febbraio 2016, non è andato a buon fine, in quanto bloccato dall’autorità locale. L’accordo è stato successivamente rinegoziato e, il 18 luglio 2016, Golden Brick Capital Private Equity Fund ha ottenuto una parte dell’azienda, ovvero quella che si occupa dello sviluppo del browser (Opera Software AS), versando 600 milioni di dollari. Tra le condizioni previste dal contratto di vendita c’è appunto il rebranding entro 18 mesi.
La casa madre, ovvero Opera Software ASA, cambierà nome in Otello Corporation, dato che il consorzio cinese ha acquisito anche i diritti d’uso del marchio Opera. Oltre al browser desktop e mobile, la transazione include le tecnologie per la privacy (VPN) e per la compressione dei dati. Ad Opera Software ASA (ora Otello Corporation) sono rimasti invece Opera Mediaworks, Opera TV, Adcolony e Bemobi. Opera Software AS non cambierà nome e sarà ancora un’azienda privata (non quotata in Borsa) con sede ad Oslo in Norvegia.
A proposito del browser, in Opera 50 beta è stato aggiunto il supporto per Oculus SDK, la decodifica software dei formati VP8 e VP9, e la rilevazione automatica del formato VR utilizzato sui siti più popolari, come YouTube, Facebook e Vimeo. La possibilità di usare Opera per la visualizzazione dei contenuti in realtà virtuale è stata introdotta con la versione 49.