La soluzione utilizzata da molti produttori per incrementare l’area di visualizzazione è inserire un notch nella parte superiore dello schermo. Oppo ha invece scelto un’alternativa molto originale: la sezione superiore del Find X viene spinta verso l’alto quando l’utente attiva le fotocamere. Il sito MyFixGuide ha smontato lo smartphone, svelando il funzionamento del meccanismo slider. Il Vivo NEX usa invece un sistema meno complesso per la fotocamera frontale.
Il sistema a scorrimento è composto da un piccolo motore passo-passo, situato al centro dello smartphone, che spinge e abbassa la parte superiore. Quest’ultima scorre su due binari posizionati lungo i bordi destro e sinistro. Una sorta di cuscinetto limita l’attrito durante il movimento (non ci sono molle). Oppo ha certificato il meccanismo per oltre 300.000 ripetizioni (apertura/chiusura). Oltre alla doppia fotocamera posteriore (16 e 20 megapixel) e alla fotocamera frontale da 25 megapixel, la sezione integra altri componenti, tra cui il “dot projector” usato per il riconoscimento facciale 3D.
Il Find X possiede uno schermo da 6,42 pollici con risoluzione full HD+ (2340×1080 pixel) e rapporto di aspetto 19.5:9. La dotazione hardware comprende un processore octa core Snapdragon 845, 8 GB di RAM e 256 GB di storage. La connettività è garantita dai moduli WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0, GPS e LTE con supporto dual SIM. Manca il jack audio da 3,5 millimetri, per cui gli auricolari devono essere collegati alla porta USB Type-C, usata anche per la ricarica rapida (VOOC Flash Charge) della batteria da 3.730 mAh.
Il sistema operativo è Android 8.1 Oreo con interfaccia ColorOS 5.1. Il Find X sarà disponibile in Europa, quindi anche in Italia, dal mese di agosto. Il prezzo è 999,00 euro.