Nel momento stesso in cui Terry Semel ha portato via le proprie cose dall’ufficio di Yahoo, gli interessi sul punto esclamativo hanno animato le analisi sull’accaduto. La dipartita di Semel è stato un passo obbligato per tutti (Semel in primis), il subentro di Jerry Yang è stato uno spostamento strategico, ma per il futuro di Yahoo ci si attende qualcosa di importante per dare una svolta ad un periodo di evidente difficoltà.
Ipotesi numero 1: eHoo. Trattasi della prima ipotesi scaturita e probabilmente quella meno accreditata: eBay e Yahoo potrebbero trovare il modo di avviare un’operazione di “merger” per unire i rispettivi e complementari asset senza sovrapposizioni evidenti e con importanti sinergie. Rimane da valutare la disponibilità e l’intenzione delle parti, però, da cui non è mai emerso alcun indizio se non relativo a semplici partnership e collaborazioni occasionali. Il recente “divorzio” di eBay e Google, però, potrebbe essere un primo segno: un nemico comune è solitamente il miglior motivo per stringere amicizia.
Ipotesi numero 2: Microsoft. Bill Gates ha aperto il portafoglio mesi fa, ma il capitale messo a disposizione non è mai riuscito a far breccia nel management di Sunnyvale. Microsoft ha quindi diretto le proprie avance (e 6 miliardi di dollari) verso aQuantive dichiarando conclusa ogni trattativa con Yahoo. Il caso sembrava chiuso, ma le certezze di ieri diventano i primi dubbi di oggi. Anche in questo caso il nemico comune (Google) potrebbe diventare il principale fulcro della catarsi.
Ipotesi numero 3: Rupert Murdoch. L’ultima ipotesi è anche quella che gode in queste ore del maggior credito. Rupert Murdoch avrebbe infatti colto al balzo il momento ed avrebbe formulato una proposta di grande scalporre: il magnate è disposto a cedere a Yahoo nientepopodimeno che MySpace, il numero uno tra i social networks in tutto il mondo, in cambio del 25% delle azioni del gruppo. Le sinergie possibili sono molte e per Murdoch l’interesse potrebbe essere imponente: MySpace troverebbe nuova linfa per imporre la propria struttura; Yahoo godrebbe di un forte “testimonial” tra l’utenza e scalzerebbe AdSense su milioni di pagine con il proprio Panama. Mr Cnet salirebbe così sul carro del nuovo Yahoo e metterebbe a disposizione tutto il proprio potenziale per rilanciare un pacchetto azionario tanto sgonfio quanto dorato.
Tutto è nelle mani di Yang, colui che ha ora in mano le redini di Yahoo e che deve deciderne il futuro. Gli azionisti si aspettano risposte certe e forti e disattendere all’ottimismo generatosi con le nuove cariche potrebbe rappresentare un duro colpo. Tutto sembra voler incoraggiare un’operazione da prima pagina.