La battaglia di Oracle contro Google potrebbe concludersi a breve senza eccessivi “spargimenti di sangue”, bensì mediante una mediazione tra le parti per garantire la tutela di entrambe. Il giudice William Alsup starebbe infatti valutando l’ipotesi di mandare le due società dinanzi ad un Magistrate Judge per dare il via alle negoziazioni, con l’obiettivo di trovare un accordo a metà strada tra le richieste di Oracle e la disponibilità di Google.
L’intera vicenda affonda le proprie radici nelle accuse mosse da Oracle nei confronti del colosso delle ricerche, reo di aver utilizzato in maniera impropria alcune tecnologie brevettate dalla prima riguardanti la Java Virtual Machine, implementata per conto proprio dal gruppo di Mountain View in Android. Tale implementazione sarebbe tuttavia basata su alcuni brevetti posseduti da Oracle, con alcuni file esplicitamente copiati dagli archivi distribuiti dall’azienda guidata da Larry Ellison.
Di qui le richieste di risarcimento da parte di Oracle, la quale ha dapprima chiesto di ricevere tutti i ricavi economici provenienti dall’universo Android, derivanti secondo la società da attività illecite e dalla violazione dei propri brevetti, salvo poi giungere ad una richiesta di oltre 2 miliardi di dollari. Le intenzioni di Oracle sono dunque quelle di farla pagare molto cara alla società di Mountain View, la quale avrebbe inizialmente ricevuto una proposta per la concessione in licenza di Java: tale offerta sarebbe però stata rispedita al mittente in quanto ritenuta inopportuna.
Nel corso delle prossime settimane potrebbero dunque esservi ulteriori sviluppi, con gli amministratori esecutivi chiamati a presenziare per due giorni dinanzi ad un giudice per portare avanti la mediazione: al tavolo delle trattative sarebbero stati invitati anche Larry Ellison e Larry Page, amministratori delegati rispettivamente di Oracle e Google, per individuare una soluzione che possa mettere d’accordo le due società e porre definitivamente fine ad una diatriba legale che rischia di gravare in maniera pericolosa sull’economia del colosso delle ricerche.