Il CEO di Oracle Larry Ellison ha annunciato nel corso della giornata di ieri l’intenzione da parte della società di entrare nel mercato dell’hardware grazie ad un server storage con software embedded, progettato espressamente per funzionare al meglio con i database della compagnia. Oracle ha inoltre siglato una alleanza con Intel al fine di proteggere al meglio lo scambio dei dati nell’ambito del cloud computing.
Exdata storage server, progettato in collaborazione con Hewlett-Packard e costato tre anni di sviluppo, cerca di venire incontro ai problemi inerenti allo spostamento dei dati dagli hard disk ai database racchiusi nei server. Secondo Ellison infatti, i database troppo ampi creano un problema fondamentale: i dischi fanno fatica a gestire i dati che devono essere spostati dai drive ai database posti nei server. Più i dati aumentano e più il problema diviene evidente. Diventa quindi cruciale la gestione delle query, che il software embedded di Oracle è in grado di trattare con maggiore efficienza.
Exdata storage server sarà disponibile molto presto con Linux e su CPU Intel, ma Oracle sembrerebbe intenzionata a proporre in futuro tale soluzione anche su altre piattaforme.
Oracle ha inoltre annunciato l’intenzione (già dimostrata in altri contesti) di accelerare il cloud computing, offrendo una maggiore efficienza, sicurezza e una tecnologia maggiormente basata sugli standard attuali. Strategica diviene quindi la collaborazione con Intel, nello sforzo congiunto di ottimizzare le performance del software Oracle sull’hardware prodotto dalla stessa Intel. Sul versante della sicurezza, entrambe le compagnie sperano di poter migliorare l’integrazione delle loro tecnologie mirate alla criptazione dei dati.