Una manovra di indubbio interesse strategico ha animato le discussioni degli analisti internazionali durante la pasquetta italiana: Oracle potrebbe essere seriamente interessata ad investire in ambito Linux ottenendone potenzialmente grandi vantaggi a livello concorrenziale ed offrendo al pinguino un nuovo braccio armato nella guerra a Microsoft.
L’ipotesi nasce dalle parole di Larry Ellison, amministratore delegato Oracle, al Financial Times: il suo gruppo potrebbe distribuire una propria versione di Linux e per arrivare all’obiettivo Oracle potrebbe addirittura acquisire Novell. Inevitabilmente il titoli interessati sono schizzati immediatamente sul Nasdaq nonostante una giornata generalmente dalle tinte grigie.
La manovra di Oracle si inserisce in un contesto piuttosto movimentato per il mondo open source. Dapprima le ipotesi secondo cui le attuali condizioni di mercato avrebbero spinto ad un sostanziale duopolio basato su RedHat (appena uscita da un’importante manovra d’acquisto coinvolgente JBoss) e Novell, ora l’acuirsi della concorrenza tra le due parti: Oracle si inserisce nella bagarre per offrire al proprio gruppo l’opportunità di competere con tutti i maggiori nomi del settore (una serie di combinazioni strategiche porterebbe Oracle a sfidare direttamente IBM e Microsoft, spingendo il gruppo di Ellison oltre gli orizzonti circoscritti dall’attuale attività sul mercato).