OrCam, gli occhiali parlanti per ipovedenti

Il sensore realizzato da un'azienda israeliana riconosce il testo e gli oggetti inquadrati e parla all'utente mediante auricolari a conduzione ossea.
OrCam, gli occhiali parlanti per ipovedenti
Il sensore realizzato da un'azienda israeliana riconosce il testo e gli oggetti inquadrati e parla all'utente mediante auricolari a conduzione ossea.

I Google Glass è sicuramente il gadget più noto del momento, ma ci sono altri dispositivi che possono aiutare le persone nella vita di tutti i giorni. Uno di essi è stato realizzato da OrCam, una start-up israeliana, con lo scopo di fornire una visione artificiale agli ipovedenti. Si tratta di un sensore che può essere montato sugli occhiali da vista per riconoscere un testo o un oggetto, come il nome di un prodotto al supermercato o il colore del semaforo.

Nel video pubblicato dall’azienda, una dipendente affetta da coloboma mostra il funzionamento della piccola videocamera fissata agli occhiali tramite un magnete e collegata ad un computer che interpreta le gesture, inserito nella tasca dei pantaloni. Per attivare il sistema di riconoscimento ottico è sufficiente puntare il dito sul testo o inquadrare l’oggetto. Il sensore interpreterà ciò che viene posizionato nel suo campo visivo e parlerà all’utente attraverso un auricolare a conduzione ossea. OrCam è in grado di leggere giornali, libri, insegne, cartelli stradali, etichette dei prodotti, e il testo mostrato sul display di TV, telefoni e computer. Nel caso di quotidiani o libri, la lettura partirà dall’inizio del paragrafo indicato con il dito. Il sensore riconosce anche gli oggetti personali, come una penna o la carta di credito, il volto di amici e parenti, il numero dell’autobus e può indicare se la luce del semaforo passa da rosso a verde o viceversa.

OrCam è uno dei migliori risultati ottenuti nel campo dell’intelligenza artificiale, in particolare nella computer vision. L’algoritmo utilizzato dal sensore per leggere e vedere testo e oggetti è stato sviluppato da Amnon Shashua, fondatore dell’azienda e professore di informatica presso la Hebrew University. La tecnologia integrata nel dispositivo, denominata Shareboost, consente non solo il riconoscimento di oggetti pre-registrati, ma anche l’aggiunta di oggetti alla sua libreria. L’utente deve semplicemente muovere l’oggetto davanti alla piccola videocamera. Per un luogo, un cartello o un viso basta puntare il dito. OrCam interpreterà queste gesture e memorizzerà l’oggetto.

http://www.youtube.com/watch?v=ykDDxWbt5Nw

Il dispositivo, che sarà in commercio in soli 100 esemplari a settembre (la produzione di massa verrà avviata all’inizio del 2014), ha un costo di 2.500 dollari e riconosce solo il testo in inglese. Nei prossimi mesi verrà aggiunto il supporto per altre lingue.

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