C’è enorme fermento attorno al CdA convocato da Tronchetti Provera per discutere del futuro di Telecom Italia. Da mesi si rincorrono voci di eventuali accordi con Rupert Murdoch per la distribuzione dei contenuti, negli ultimi giorni si è sovrapposto un quadro che vede la vendita di TIM e lo scorporo della rete, ora però mentre il CdA mette in tavola la verità qualche passo indietro sembra confondere le acque.
Innanzitutto arriva una smentita: «all’ordine del giorno del CdA odierno non c’è alcuna ipotesi di cessione attività»: così un portavoce del gruppo per Reuters. Secondo Morgan Stanley, nel frattempo, «Telecom Italia potrebbe procedere inizialmente alla separazione in fisso e mobile e, in seguito, alla separazione del fisso in “wholesale” e “retail”». Quest’ultima ipotesi sarebbe particolarmente importante nell’ottica di una riorganizzazione del mercato della banda larga in Italia, anche se nell’occhio del ciclone rimane soprattutto Telecom Italia Mobile: il settore della telefonia è infatti il nodo cruciale della trattativa ed è da questo ambito che si svincolerà tutto il resto della strategia Telecom Italia.
Mentre le azioni dell’orbita Tronchetti Provera salgono in borsa (ove il titolo Telecom è sospeso) di vari punti percentuali, un appuntamento con la stampa è stato fissato per le ore 18, a Piazza Affari chiusa, per illustrare tutte le novità scaturite dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in questi minuti.