Nel 2015, uscì un titolo tanto acclamato da pubblico e critica per la sua atmosfera incantevole e la colonna sonora superba: Ori and the Blind Forest. Tanto fu il successo del gioco che lo sviluppatore, Moon Studios, decise di realizzare un suo seguito battezzato Ori and the Will of the Wisps. Uscì l’11 marzo 2020 per Xbox One, PC e Nintendo Switch, ma è prevista anche una versione per Xbox Series X.
La trama di Ori and the Will of the Wisps
Essendo un sequel diretto, la trama prende il via dopo gli eventi raccontati nel primo capitolo: Ori e i suoi amici sono intenti a prendersi cura della piccola Ku, figlia della principale antagonista dell’episodio precedente. Il gufetto cresce circondato dall’affetto dei suoi cari, ma sente un vuoto nella sua vita: ha infatti la necessità di scoprire le origini della sua esistenza, al di là della foresta di Nibel. Così Ori decide di accompagnarla in un viaggio verso la scoperta di se stessa, e insieme si dirigono verso il bosco di Niwen, colpito da tempo da una piaga che lo ha reso arido. Tuttavia, durante il volo, un temporale si abbatte sui due viaggiatori e li separa…
Il gameplay in breve
Ori and the Will of the Wisps è a tutti gli effetti il prosieguo di una favola, raccontata magistralmente attraverso immagini, musiche e colori. Per quanto riguarda il gameplay, ci si trova davanti un metroidvania in 2D che gode di un comparto grafico davvero lodevole e una profondità degna di nota. I giocatori potrebbero rimanere facilmente estasiati davanti alla bellezza delle location e dei dettagli con cui sono stati realizzati personaggi e sfondi. Ci si trova spesso davanti a livelli acquatici, ma anche ad aree platform da esplorare. Viene abbandonato il sistema delle abilità ad albero del primo gioco in favore di una progressione che varia a seconda delle capacità di esplorazione del giocatore e del supporto degli altri personaggi. Rivisto anche il sistema di salvataggio: nel capitolo precedente, infatti, era il giocatore a decidere quando e dove salvare la partita, spendendo una sfera di energia acquisita durante la storia. In Ori and the Will of the Wisps, invece, torna il classico sistema di checkpoint, che facilita non poco l’esperienza (soprattutto nelle fasi iniziali).