Casalfiumanese, comune di circa 3000 abitanti in provincia di Bologna, non è raggiunto dal servizio ADSL, andando a formare la lunga lista di zone non servite e quindi in digital-divide.
E’ un problema molto sentito dall’intero comune, dai cittadini e dal sindaco, che scrive una lettera per appellarsi alle istituzioni provinciali e regionali, per risolvere questo problema, visto il completo disinteresse di Telecom Italia.
Di seguito riporto integralmente la sua lettera:
“Casalfiumanese è in crescita, aumentano gli abitanti, cresce l’economia, molte giovani coppie hanno scelto di risiedere nel nostro Comune. La capacità competitiva di un territorio si misura anche da questi fattori, la nostra corsa però è rallentata da una zavorra che via via diventa sempre più pesante. Siamo in una condizione di Digital Divide: nel nostro Comune, sia il Capoluogo che le frazioni di San Martino in Pedriolo e Sassoleone, sono senza copertura Adsl. Questa situazione mette in seria difficoltà i professionisti, le imprese, i tantissimi giovani che ormai quotidianamente usano la rete per lavoro, per studio, per costruire relazioni e recepire informazioni, sottoponendoli a tempi più lunghi e a costi più elevati.
La condizione di Digital Divide del nostro territorio è stata ripresa anche in un articolo del “Sole 24 Ore” del 28 marzo 2007. L’assenza ed il completo disinteresse di Telecom rende ancora più difficile la risoluzione del problema.
Faccio appello alle Istituzioni, al Nuovo Circondario Imolese, alla Provincia di Bologna, alla Regione Emilia Romagna, affinché attraverso il Nuovo Piano Telematico Regionale si possa rapidamente porre rimedio a questa preoccupante penalizzazione. Mi rivolto alle Associazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori, affinché sostengano ogni utile iniziativa per rendere evidente l’esigenza qui rappresentata. Voglio infine ringraziare i cittadini, tra i quali tantissimi giovani e moltissime imprese, per il sostegno e la vicinanza che ci dimostrano, nella speranza di potere nel più breve tempo possibile, superare e risolvere questo problema”.
Ci sono da considerare alcune cose, 3000 abitanti non sono tanti e sicuramente, vista anche l’estensione del comune, economicamente parlando, per Telecom non è un grande affare investire per coprire tale zona, senza considerare che non sappiamo la situazione attuale e quindi lo stato della rete e della centrale di zona.
Questo non per dire che i cittadini di quel comune devono mettersi l’anima in pace e accettare il fatto che non avranno l’ADSL, ma per evidenziare come questo sia uno dei tanti casi, di piccoli comuni italiani, dove l’intervento delle istituzioni locali e nazionali è indispensabile.
Intervento che come più volte ho ripetuto non deve essere a solo beneficio di Telecom Italia e quindi, un investimento per infrastrutture aperte a tutti gli operatori che ne faranno richiesta, così’ da garantire, oltre che la copertura di zone che difficilmente verrebbero coperte in mancanza di investimenti pubblici, anche una concorrenza reale e sicuramente a vantaggio degli utenti.