Che poi ti vien da pensare: se i Re Magi ripartissero oggi, probabilmente si porterebbero appresso qualcosa di prezioso come l’oro, di piccolo come un botticino d’incenso, o di significativo come la mirra.
Quindi, probabilmente, se la cometa fosse di nuovo in cielo, i Magi di oggi porterebbero al bambino tre smartphone: un iPhone, un Android e un Windows Phone. Lo farebbero per presentare al bambino il meglio che hanno trovato per mettere nelle sue mani il potere, il prestigio e le potenzialità che si possono portare al cospetto di un futuro Re.
E te li vedi i tre Magi per la strada: Gaspare, con il suo iPhone, che mentre galoppa verso Betlemme chiede a Siri cosa sia una cometa. Melchiorre, con il suo Android, che scarica l’app gratuita della cometa per seguirla senza doverla guardare. Baldassarre, con il suo Windows Phone, che la fotograferebbe a 41MP e userebbe le mappe per dimostrare quanto facile sia arrivare laddove indica la stella.
Poi, arrivati, riporrebbero i loro doni nella sacca e li porgerebbero al bambino.
Gaspare gli porgerebbe il suo iPhone: ne elogerebbe semplicità e linearità, ricordando quante app siano disponibili. Gli farebbe provare le gesture e con questo dono proverebbe a esaltare la magnificenza ed il prodigio della rivoluzione.
Melchiorre gli porgerebbe il suo Android: ne esalterebbe i sentori di libertà e di apertura, ricorderebbe l’ampiezza del marketplace e farebbe notare i prodigi dell’integrazione con un motore di ricerca. Lo offrirebbe in dono come strumento potente di conoscenza.
Baldassarre gli porgerebbe il suo Lumia: lo descriverebbe come una essenza preziosa e poco nota, piena di virtù e unica nel suo genere. Lo donerebbe al bambino come simbolo di novità, con cui riportare la luce tra i popoli.
Sembra difficile capire quale dono potrebbe gradire di più il bambino. Ma alla storia questo non passerebbe comunque: è un dettaglio indifferente, che nessuna scrittura ha mai riportato. Quel che conta è infatti nel fatto che tre saggi avrebbero ancora una volta scelto tre doni differenti e preziosi, pieni di significato e di virtù, per un bambino che sta per iniziare il suo incredibile percorso di vita.
I Magi li offrirebbero tutti e tre, perché possa essere il bambino a scegliere. Ma in questa storia, ancora una volta, i doni sarebbero soltanto semplici simboli e meri strumenti. Questo è importante ricordare, oggi come allora: non conta quale strumento si usi, l’importante è aver coscienza del fatto che la storia, alla fin dei conti, la scrivono le persone. La scriviamo tutti noi.
Oggi come allora: come nuovi oro, incenso e mirra, a ognuno il suo.
Buon Natale dunque: comunque tu lo scriva, comunque tu lo legga e comunque tu, ora, lo vada a condividere.