«Ogni dollaro speso può avere impatti positivi o negativi sull’ambiente». Su questo paradigma poggia le proprie basi Oroeco, un progetto nato dalla collaborazione di alcuni ricercatori di Stanford, MIT e Berkeley avente l’obiettivo di monitorare gli effetti degli acquisti dei cittadini statunitensi sull’ambiente. Integrandosi con Mint.com, tale servizio consente quindi di conoscere l’impatto di ogni acquisto effettuato sulla natura, fornendo utili suggerimenti e lanciando moniti qualora il comportamento dell’utente sia particolarmente dannoso dal punto di vista ecologico.
L’evoluzione della tecnologia, d’altro canto, ha rivoluzionato il modo di fare shopping in ogni senso. Si acquista da casa, si ricevono prodotti realizzati a decine, se non centinaia, di migliaia di chilometri, utilizzando materiali il cui impatto ambientale può essere devastante, e non si ha quindi più un legame diretto con il mondo della produzione. Acquistare un oggetto piuttosto che un altro può quindi significare emettere più o meno agenti inquinanti nell’atmosfera, può determinare o meno l’eliminazione di una risorsa naturale di primaria importanza, può insomma significare il miglioramento o il peggioramento dell’ecosistema.
Il più delle volte, tuttavia, tali effetti sono ignoti a coloro che effettuano acquisti, sia online che offline, ed è proprio in tale contesto che Oroeco vuole inserirsi per apportare un contributo concreto al pianeta. «L’idea di base è che ogni dollaro che spendiamo per prodotti o servizi può avere impatti positivi o negativi sull’ambiente e sulla società» ha dichiarato Ian Monroe, CEO di Oroeco. «Il problema è che questi impatti non sono visibili quando decidiamo cosa comprare, in particolar modo ora che la catena di produzione ha spostato il problema dall’altra parte del mondo. Il nostro obiettivo è quello di incentivare un’economia volta alla sostenibilità».
Il problema ambientale, insomma, viene ricondotto in qualche modo alla maniera in cui i cittadini spendono il proprio denaro ed il servizio offerto da Oroeco vuole offrire quindi una panoramica sugli effetti causati dalle proprie scelte. Tracciando informazioni provenienti da tutto il mondo, quindi, l’applicazione permette di comprendere ad esempio le emissioni di CO2 causate per produrre, trasportare e rivendere un particolare oggetto acquistato.
L’idea di fondo, insomma, è che piccole decisioni possono avere conseguenze ben più grandi, soprattutto in termini negativi. Fine ultimo di Oroeco è quello di rieducare la popolazione ad una scelta consapevole dei prodotti da acquistare, spingendo nella direzione di un’economia sostenibile soprattutto per l’ambiente. La tecnologia in tal senso assume un ruolo fondamentale, essendo contemporaneamente la causa di tale problema e la possibile soluzione. La spinta decisiva deve tuttavia giungere dagli utenti finali, attori principali dell’economia mondiale.