Da circa due mesi, gli orologi europei hanno iniziato ad accumulare un ritardo che è arrivato a ben 6 minuti. Il fenomeno riguarda non gli orologi da polso, ma le sveglie elettriche e quelli inseriti all’interno degli elettrodomestici come i forni, i microonde e le macchine per il caffè. Non sarebbe causato da un qualche bug o guasto, ma da una disputa tra il Kosovo e la Serbia. Per capire il perché due Paesi europei possano influenzare il funzionamento degli orologi presenti all’interno dei forni è importante spiegare come questi strumenti utilizzino la frequenza dell’elettricità per mantenere il tempo.
L’energia elettrica arriva nelle case sotto forma di corrente alternata, in cui la direzione del flusso di elettricità va avanti e indietro molte volte al secondo. In Europa questa frequenza è di 50 Hz, cioè pari ad un’alternanza di 50 volte al secondo. Dal 1930, i produttori hanno approfittato di questa funzione per gestire il tempo. Ogni orologio ha bisogno di una sorta di metronomo, cioè di un qualcosa con un ritmo costante che aiuti a cadenzare i secondi, e la corrente alternata ne fornisce uno. Questo permette di risparmiare anche sul costo dei componenti aggiuntivi dell’orologio stesso. Quando si acquista un elettrodomestico si imposta semplicemente l’ora e la frequenza della corrente alternata, come un perfetto metronomo, la manterrà sempre aggiornata.
Tutto questo in teoria, perchè se la frequenza della corrente elettrica cambia per qualche motivo, anche l’orologio perderà la sua precisione. Ed è proprio ciò che sta succedendo negli ultimi due mesi.
La notizia è stata riportata questa settimana da ENTSO-E, l’ente che supervisiona l’unica, enorme rete elettrica che collega i 25 paesi europei. L’agenzia ha comunicato che le variazioni nella frequenza della corrente alternata causate dagli squilibri tra l’offerta e la domanda sulla rete hanno pregiudicato la precisione degli orologi. Lo squilibrio è causato da una discussione politica tra la Serbia e il Kosovo.
In sintesi, dopo che il Kosovo ha dichiarato l’indipendenza dalla Serbia nel 2008, ci sono stati lunghi negoziati per la gestione di servizi come le telecomunicazioni e le infrastrutture elettriche. Alcune settimane fa il Kosovo non è stato in grado di produrre l’energia necessaria a soddisfare il suo fabbisogno e la Serbia, che per legge avrebbe dovuto intervenire per arginare il problema, non l’ha fatto. Questa anomalia nella rete ha dunque causato lo scompenso, portando alla variazione della frequenza che come risultato finale ha forzato gli orologi degli elettrodomestici a perdere fino a sei minuti.
Secondo l’agenzia la situazione dovrebbe tornare alla normalità già nel corso della settimana, grazie a una maggiore produzione di energia da parte del Kosovo. Il problema, però, è essenzialmente politico e dovrà essere rapidamente risolto prima che fatti analoghi o ben più gravi possano accadere nuovamente in futuro.