La versatilità delle stampanti 3D è già stata ampiamente discussa e documentata: poter dar vita a pressoché qualsiasi oggetto può tornare utile negli ambiti più svariati, compreso quello medico e durante la prototipazione nell’universo automotive. Ci sono alcuni settori, però, nei quali la tecnologia non è ancora penetrata. Stando al progetto di Christoph Laimer, è comunque solo una questione di tempo.
L’ingegnere svizzero ha realizzato quello che può essere definito come il primo orologio al mondo stampato in tre dimensioni e completamente funzionante. Nulla a che vedere con gli smartwatch odierni, né con i modelli tradizionali in commercio. Anche l’autonomia è piuttosto limitata, ogni trenta minuti è necessario un riassetto e le dimensioni non lo rendono propriamente adatto ad un impiego quotidiano. Si tratta comunque di un ottimo esercizio di stile, poiché dimostra come la stampa 3D possa essere impiegata anche per la realizzazione di componenti dalle dimensioni molto piccole e che richiedono un’elevata precisione. Alla base di tutto c’è un tourbillon, ovvero il meccanismo inventato da Abraham-Louis Breguet all’inizio del XIX secolo e contenuto negli orologi a carica manuale o automatica.
Nel filmato qui sopra è possibile vedere quanto sia complessa la fase di assemblaggio dei singoli elementi. Va precisato che, per mantenere tutto correttamente e saldamente in posizione, è necessario l’impiego di perni e viti da acquistare a parte e non realizzabili (almeno per il momento) con le stampanti 3D. Per chi desidera cimentarsi in questa sfida, si segnala la disponibilità di tutti i file per la stampa, distribuiti dall’autore in maniera del tutto gratuita, per invitare chiunque ne abbia la voglia e le competenze al miglioramento del progetto.