OS X 10.7.3, l’ultimo aggiornamento per Lion, non sale agli onori della cronaca solamente per le vicissitudini incontrate con numerosi bug, ma anche per alcuni curiosi dettagli che lascia trapelare. L’upgrade, infatti, tradirebbe la futura immissione sul mercato di Mac dal Retina Display.
La tecnologia del Retina Display, ovvero uno schermo a oltre 300 DPI pensato per impedire all’occhio di distinguere singoli pixel, è stata una delle innovazioni del mondo iOS. E, dati i costi di produzione e le difficoltà di fabbricazione, si è sempre ritenuto non potesse superare i confini del mondo mobile, perché fattibile solo su schermi di piccole dimensioni come quello di iPhone 4S o di iPod Touch. A controprova di tutto ciò, il fatto che non si è ancora certi che l’alta risoluzione Retina possa fare la sua apparizione su iPad 3, quindi per un pannello LED di circa 10 pollici.
John Gruber di Daring Fireball, tuttavia, ha notato come in OS X 10.7.3 le funzioni d’ingrandimento del sistema operativo siano state duplicate, rendendosi particolarmente evidenti per alcune icone, come quella del mouse. Di primo acchito, si è pensato che Apple volesse semplicemente aumentare l’esperienza d’uso di chi utilizza il Mac abbinandolo a uno schermo HDMI ad alta risoluzione, oppure fornire nuove opportunità di testing per tutti coloro che sfruttano la modalità HiDPI per generare applicazioni per il mondo iOS. In realtà, però, la somma dei rumor rimanderebbe a ben altre ipotesi.
La nuova generazione di processori Ivy Bridge di Intel, infatti, sarebbe in grado di gestire risoluzioni fino a 4.096×4.096, mentre da altre fonti emergerebbe l’intenzione di raddoppiare lo schermo dei MacBook Pro fino alla più che alta definizione di 2.880×1.800 pixel. A questo si aggiunga l’introduzione di particolari wallpaper per Lion, dall’incredibile grandezza di 3.200×1.800 pixel. Considerato come non sia la prima volta che si sente parlare di un computer targato Mela dotato di display Retina, tutti i pezzi del mosaico sembrano incastrarsi facilmente. La domanda è però un’altra: come sarà l’eventuale esperienza d’uso su questi futuri computer? La Rete, ad esempio, non appare particolarmente pronta a questo nuovo “standard” visivo: contenuti multimediali, video e fotografie non rischieranno di risultar eccessivamente sgranati pur di inseguire uno schermo al altissima definizione?