Tra “Her”, “La Grande Bellezza” e l’ennesimo fallimento di Leonardo DiCaprio, gli Oscar 2014 si tingono di tecnologie e di battibecchi digitali. Tutta colpa dei selfie con cui l’insuperabile Ellen DeGeneres ha intrattenuto pubblico e presenti per la serata, su cui aleggia lo spettro della cattiva concorrenza. Insomma, gli Academy Awards fanno discutere, come tradizione, e si avvicinano sempre di più all’universo dell’elettronica.
Si parta dai premi: gli Oscar 2014 non lasciano troppo spazio alle sorprese, tutte le scommesse della vigilia sono state confermate. “Gravity” fa incetta di premi, Cate Blanchet è la Miglior Attrice Protagonista per “Blue Jasmine” e Matthew McConaughey conquista lo stesso premio per la compagine maschile, con l’esemplare interpretazione di “Dallas Buyers Club”. E mentre Steve McQueen si aggiudica la più che meritata statuetta per il Miglior Film con l’intenso “12 Anni Schiavo”, festeggia l’Italia intera per il riconoscimento del capolavoro di Paolo Sorrentino e l’universo degli spettatori amanti della fantascienza geek, con “Her” (“Lei”) per la Migliore Sceneggiatura Originale.
Si è già parlato diffusamente della pellicola di Spike Jonze, per la capacità di prevedere un futuro tecnologico possibile e vicino. Una tecnologia amica, dotata di libero arbitrio, capace di arrabbiarsi, innamorarsi ma anche di modificare – non sempre in positivo – la realtà dell’uomo. E nonostante quella Lei a Siri di Apple non stia particolarmente simpatica, forse per le analogie inquietanti, i device moderni entrano a pieno titolo al Dolby Theatre di Los Angeles. Con uno smartphone della discordia.
Ellen DeGeneres, la simpatica e seguitissima conduttrice a stelle e strisce, per tutta la serata di premiazione ha intrattenuto i presenti armata di smartphone, pronta a immortalare se stessa e i candidati alla vittoria con dei selfie, l’ultima mania del Web. Autoscatti che sono stati pubblicati in diretta su Twitter, tuttavia capaci di accendere una fitta polemica. Il nodo della questione? Il brand in bella mostra del dispositivo: Samsung. Stando a quanto riportato da Ad Age, la presenza del colosso sudcoreano sarebbe tutt’altro che casuale. Non solo perché il gruppo avrebbe investito ingenti somme in più che legittima pubblicità – ad esempio con gli spot sul Galaxy S5 – ma soprattutto poiché pare che l’impeto fotografico della DeGeneres tutto fosse tranne che una trovata spontanea. Proprio così: i simpatici siparietti della conduttrice, dicono gli esperti, sarebbero un caso nemmeno troppo velato di product placement. Niente di insolito, la pratica del product placement è legale e assolutamente regolamentata, ma quanto basta per accendere i fuochi del battibecco sui social network. Una piccola notazione finale: quell’immagine proposta in apertura, il “selfie della discordia”, è diventato il tweet più condiviso della storia.