In una mega convention nell’italico paese del Web 1.0, si sta discutendo di un grosso problema. Ci si è resi conto del fatto che non si può più andare avanti così, che serve un cambiamento, che bisogna evolversi. “L’Homo Web1s” deve diventare “Homo Web2s”.
Ovviamente si guarda al paese oltreoceano che meglio interpreta il Web 2.0 e che si vorrebbe prendere a modello. Il problema è decidere quale sia la strategia migliore.
Dotti scienziati italioti propongono tecniche soluzioni per arrivare al cambiamento.
Lungimiranti politici propongono strade diplomatiche per arrivare alla risoluzione della crisi.
Imprenditori e capitani di ventura espongono business plan che mostrano come grazie alle loro aziende si potrà arrivare al futuro.
Consulenti d’organizzazione e di direzione mostrano come col loro aiuto si potrà incarnare il Web 2.0 anche nelle nostre lande.
Finalmente, un relatore espone quello che pare essere il contributo decisivo.
«Adesso, qui, pubblicamente, insultiamo le mogli del Presidente degli Stati Uniti, di Steve Jobs e di Bill Gates. Questi, incavolatissimi, armano le loro più moderne unità da guerra, dichiarano lo stato d’emergenza nazionale, ci invadono e senza colpo ferire, ci annettono. Diventiamo uno degli stati dei prestigiosi USA e ci ritroviamo il Web 2.0 in casa».
«Scusi» ? chiede un timido signore dal palco, tra le ovazioni ? «E se vinciamo noi?»
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N.d.a. ? La storiella è ripresa da una vecchissima barzelletta