Per combattere la pirateria informatica all’interno dei campus universitari americani basta introdurre una piccola tassa, compresa nellaretta universitaria. A gestirne i proventi sarebbe la Choruss, un’organizzazione indipendente noprofit costituita per l’occasione, incaricata di redistribuire gli introiti ai proprietari dei diritti d’autore del materiale scaricato.
L’idea è partita da Jim Griffin, ex manager della Geffen e attuale presidente della Cherry Lane Digital, e già sta facendo il giro dei principali atenei statunitensi, tra cui quelli diWashington, Columbia, Chicago e Berkeley.
La tassa riguarderebbe indistintamente tutti gli studenti iscritti, senza fare distinzione tra coloro che condividono o no file in rete. Lo stesso vale per gli studenti che non vivono nei campus e che di conseguenza non sfrutterebbero le connessioni universitarie.
Questo è quanto dichiarato da un portavoce della Warner Music, una delle case discografiche interessate al progetto, contattato dal sito Techdirt.com:
Siamo d’accordo con le università per cercare una soluzione costruttiva ad un problema complesso, ovvero come assicurare un compenso appropriato agli artisti mentre il loro lavoro viene distribuito su larga scala.