Dopo un serrato confronto tra i rispettivi uffici legali, Google e Viacom hanno raggiunto un accordo che consentirà alla società di Mountain View di rendere anonimi i dati dei visitatori del suo portale YouTube implicati nella causa legale intentata da Viacom per la ripetuta violazione di copyright sul famoso portale di videosharing. Il patto raggiunto tra le due parti in causa costituisce un’importante svolta nella questione legale sul diritto d’autore e permetterà a YouTube di preservare la privacy e l’anonimato dei suoi utenti, pur ottemperando alle indicazioni dei magistrati, che hanno richiesto a Google di fornire le informazioni sui dati di accesso a Viacom.
Il nuovo accordo tra le due società giunge, infatti, a distanza di poche settimane dalla decisione di una Corte federale degli Stati Uniti, che aveva imposto a YouTube di fornire username, indirizzi IP e la cronologia delle visite degli utenti che avevano caricato sul portale di video sharing spezzoni di filmati protetti da copyright appartenenti a Viacom. La decisione aveva destato particolare scalpore in Rete, suscitando anche la preoccupazione di numerose associazioni per la difesa della privacy, preoccupate per l’eventuale diffusione di informazioni e dati sensibili appartenenti alla sfera privata dei singoli utenti di YouTube. Il tema, particolarmente caro e sentito da parte degli internauti, ha così iniziato a minare la reputazione di Viacom, determinata ad avere giustizia ma anche a preservare la propria immagine.
I dati che YouTube dovrà inviare alla società che controlla, tra gli altri, MTV e Comedy Central, saranno dunque in parte mascherati e sostituiti con altre informazioni non strettamente personali, ma comunque ritenute utili da Viacom per l’identificazione dei comportamenti scorretti sul portale e chiaramente lesivi del diritto d’autore. La decisione presa da Viacom di concerto con Google, non solo dimostra la disponibilità delle due società ad attenuare i toni della questione, ma costituisce anche una soluzione in grado di mettere d’accordo tutti i soggetti in causa.
Attraverso YouTube, Google avrà modo di rispettare la decisione della Corte federale inviando informazioni e cronologie degli accessi a Viacom, tutelando però il diritto dei propri utenti a mantenere la loro privacy. Dal canto suo, Viacom potrà controllare i flussi sul portale inerenti i suoi contenuti protetti da copyright senza urtare la sensibilità degli utenti e recuperare un poco la propria immagine, messa in ombra dalla battaglia senza quartiere sul diritto d’autore combattuta negli ultimi mesi. Infine, anche gli utenti del portale di video sharing più grande del mondo potranno ritenersi soddisfatti: le loro abitudini e gli accessi su YouTube rimarranno anonimi senza veder lesa la loro privacy.