Pace fatta tra Motorola e Research In Motion: lo scontro legale iniziato in Febbraio vede ora la fine in una stretta di mano che toglie la questione dal tribunale per portare nuovamente nelle mani dei due gruppi i destini delle rispettive tecnologie.
A suo tempo la denuncia fu reciproca: RIM avviò contro Motorola due distinte azioni legali, mentre Motorola avrebbe contemporaneamente contestato a RIM la violazione di una funzione brevettata per la gestione dei contatti, dei messaggi e-mail e delle chiamate in arrivo sugli smartphone. D’ora in poi, però, non vi saranno altre questioni pendenti: ogni questione tra RIM e Motorola vede la fine con l’accordo comunicato congiuntamente dalle parti in causa.
«Sotto questo accordo Motorola e RIM beneficeranno nel lungo periodo di uno scambio di licenze per proprietà intellettuali […] su 2G, 3G, 4G, 802.11 ed email wireless». Inoltre le parti si scambiano reciprocamente alcuni brevetti». Tra le parti ne scaturisce inoltre uno scambio monetario con Motorola a beneficiare di un ammontare di royalties non meglio precisato.
Grazie alla trattativa portata a termine con Motorola, RIM è al suo secondo accordo conseguente ad una denuncia per questioni legate alla proprietà intellettuale: nel primo caso la controparte era Prism, con la quale si è giunti ad una stretta di mano prima che il processo prendesse piede così come successo successivamente con Motorola. Una sola altra grande questione rimane pendente: si tratta della denuncia che la Eastman Kodak ha portato avanti nei confronti di Motorola e RIM lo scorso Gennaio. La Kodak aveva immediatamente espresso il proprio favore per una soluzione extra-processuale ma, con tutta evidenza, un semestre di trattative non è bastato per giungere ad un accordo definitivo tra le parti.