Panasonic Eluga provato in anteprima

Panasonic Eluga è lo smartphone Android provato in anteprima con cui il produttore giapponese intende tornare nel mercato europeo.
Panasonic Eluga provato in anteprima
Panasonic Eluga è lo smartphone Android provato in anteprima con cui il produttore giapponese intende tornare nel mercato europeo.

Non è certo una sorpresa che Panasonic abbia scelto di presentare Eluga, il suo nuovo smartphone Android, alla convention europea 2012. Il Panasonic Eluga, disponibile da aprile, segna infatti il ritorno in grande al mercato della comunicazione mobile in Europa (Panasonic non ha mai smesso di produrre cellulari in Giappone).

Ci si chiede subito perché Panasonic abbia deciso di rientrare in un mercato veramente spietato, ma le ragioni sono molto valide. Per prima cosa, i telefoni cellulari rappresentano uno dei più grandi mercati dell’elettronica di consumo, quindi ha senso che Panasonic desideri conquistare una fetta di quella torta. La seconda, forse la più importante, è che Panasonic preferisce che l’applicazione per smartphone Viera sia installata su un proprio terminale per controllare i televisori di sua produzione.

Insomma, Panasonic Eluga punta su stile, funzioni esclusive, leggerezza, capacita multimediali ed è pronta a vedersela con i giganti Apple e Samsung, e dalla prova in anteprima di uno dei primi esemplari di smartphone Eluga, possiamo affermare che Panasonic è sulla buona strada.

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Il primo approccio con Panasonic Eluga, immerso nell’acqua nella tipica boccia del pesce rosso, ci ha subito mostrato uno dei suoi aspetti peculiari: è impermeabile (fino a 1 metro di profondità), tuttavia non condivide nulla con altri terminali analoghi per dimensioni e peso: con uno spessore di 7,8 mm e un peso di soli 103 gr, Eluga appare più come un riuscitissimo tentativo di proporre il meglio in fatto di leggerezza ed eleganza.Inoltre Panasonic dichiara anche una struttura a prova di polvere, ma non avevamo a portata di mano la sabbia di una spiaggia per verificare!

La protezione dagli agenti esterni si nota in ogni particolare, con finiture e dettagli curatissimi, compresi i connettori micro-USB e lo slot per schede micro-SIM sigillati da lembi in gomma.

Sull’esemplare provato, un prototipo seppur perfettamente funzionante, mancava però la protezione per il connettore audio da 3,5 mm, anche se non ha causato problemi durante le nostre ripetute immersioni nella boccia del pesce rosso.

La protezione da acqua e polvere non è però la caratteristica tipica del Panasonic Eluga. È un capace smartphone con schermo da 4,3″ in formato 16:9 e risoluzione qHD (960×540 pixel), all’altezza dei terminali di riferimento nel settore per qualità delle immagini visualizzate e profondità dei neri.

All’interno troviamo un processore dual core da 1 GHz e una fotocamera da 8 megapixel (che scatta immagini convincenti). L’assenza del flash, ovviamente, si fa sentire in scarse condizioni di luce.

Un’altra mancanza che riteniamo più grave è quella dello slot per memory card, il che preclude la possibilità di incrementare la memoria interna. Panasonic dichiara che sarebbe stato impossibile raggiungere dimensioni così ridotte con un lettore interno, tuttavia l’assenza del supporto per microSD fa sembrare ancora più limitata la dotazione interna da otto gigabyte.

La presa in mano è confortevole, con i bordi affusolati che rendono facile ottenere un buon grip. I controlli integrati sono essenziali: pulsanti power e per il volume audio sul lato destro, oltre ai familiari Home, Back e Menu sotto lo schermo. La presenza di questi tre pulsanti touch ci ricorda che il terminale non sfrutta l’ultima versione di Android, Ice Cream Sandwich, bensì una più “datata” 2.3.5, ma Panasonic promette che aggiornerà Panasonic Eluga alla 4.0 entro l’estate.

L’utilizzo del Panasonic Eluga come smartphone evoluto è soddisfacente. La navigazione tra le schermate e l’avvio degli applicativi installati è reattivo, senza alcuna percezione di ritardi. Anche la navigazione Internet, collegati alla rete Wi-Fi, è impressionante per fluidità.

Componendo messaggi di prova o facendo ricerche sul web abbiamo notato un altro punto forte dell’Eluga, la tastiera virtuale: precisa e reattiva, con tasti grandi e alcuni utili segni di punteggiatura, come la virgola e il punto, disponibili sulla schermata principale. Abbiamo gradito anche la funzione di auto correzione meno invasiva e comunque più “intelligente” rispetto ad altri smartphone di pari fascia sul mercato.

Un aspetto su cui punta Panasonic, ma che può passare in secondo piano, è l’attenzione per l’ambiente che passa per una gestione avanzata del risparmio energetico. Troviamo l’applicazione Eco Mode preinstallata: in sostanza gestisce l’alimentazione permettendo di configurare il terminale per essere più o meno “verde”.

Per finire, non manca la tecnologia NFC (Near Field Communication), invece è assente il supporto delle reti LTE di nuova generazione.

Il nostro primo approccio con Panasonic Eluga ci ha soddisfatto, pur essendo ancora un prototipo e non avendo potuto verificare la qualità delle chiamate vista l’assenza della scheda SIM. Ci è apparso come un ottimo esemplare di terminale Android, particolarmente capace in ambito multimediale e con una struttura sottile, elegante e particolarmente robusta.

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