Le capacità fotografiche integrate negli smartphone si fanno via via sempre più evolute, avvicinandosi in modo significativo a quelle delle digitali compatte. Nel corso degli ultimi anni, alcune aziende hanno investito anche con l’obiettivo di colmare il gap tra le due categorie di prodotto in maniera inversa, ovvero aggiungendo funzionalità e soluzioni smart alle fotocamere tradizionali.
Nasce così la nuova Panasonic Lumix DMC-CM10, erede del modello DMC-CM1 presentato alla fine del 2014. In estrema sintesi, il prodotto si può descrivere come una fotocamera compatta equipaggiata con caratteristiche tipiche di uno smartphone Android. Dal punto di vista del design, la scocca rimane quasi del tutto invariata. Dando uno sguardo alle specifiche tecniche, si nota la presenza di un display da 4,7 pollici Full HD e touchscreen posizionato sul retro, una CPU Qualcomm Snapdragon 801, 2 GB di RAM, memoria interna da 16 GB per lo storage, slot per la lettura di schede microSD e 4G-LTE che però può essere utilizzato solo per il traffico dati e per l’invio o la ricezione degli SMS (niente telefonate). Il sistema operativo installato al lancio è Android 5.0 Lollipop, lo stesso su cui si basano milioni di smartphone.
Il sensore CMOS da 20,1 megapixel è affiancato dal processore d’immagine VENUS Image e da un’ottica Leica da 28 mm con apertura massima del diaframma pari a f/2.8. Non manca la possibilità di registrare video in formato 4K, realizzando se lo si desidera anche filmati con la tecnica del time lapse. Al momento Panasonic non ha reso nota la data di arrivo sul mercato occidentale, né il prezzo di vendita, mentre in Giappone il device sarà sugli scaffali a partire dal 25 febbraio al costo non propriamente economico di 100.000 yen (circa 780 euro).