I ricercatori dell’Università di Boston hanno messo a punto un pancreas bionico in grado di aiutare coloro i quali soffrono di diabete di tipo 1, poiché è in grado di ripristinare il livello della glicemia. Tale scoperta è frutto di uno studio recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine e potrebbe aprire le porte a un più semplice controllo dello zucchero nel sangue.
Purtroppo ancora oggi la vita di chi ha il diabete di tipo 1 non è molto semplice poiché vi è la costante necessità di monitorare i livelli di glicemia nel sangue e di stare particolarmente attenti all’alimentazione. Tale tipo di diabete è una malattia autoimmune che rende il corpo incapace di elaborare correttamente lo zucchero nel sangue, e quando il livello si abbassa o si alza troppo si rischiano grandi complicazioni. Il team statunitense sta cercando dunque di proporre una soluzione – il pancreas artificiale – che possa permettere ai diabetici una vita migliore, o comunque più regolare.
Nello specifico, tale pancreas bionico è in grado di fare tutto da solo: grazie a un piccolo sensore può monitorare la glicemia 24 ore su 24, esattamente come fa un pancreas vero, e nell’eventuale momento del bisogno rilascia automaticamente insulina o glucagone (l’ormone antagonista). Il dispositivo è stato attualmente testato su 20 adulti e 32 ragazzi con diabete e i risultati ottenuti hanno superato le aspettative, come riferito dal team di ricercatori.
Ciò che rende particolare tale pancreas bionico è il sistema che utilizza per informare il diabetico circa il livello di glucosio nel sangue: uno smartphone, più in particolare un iPhone 4. «L’iPhone è una piattaforma perfetta, non avremmo potuto farlo senza», specifica il team, dato che gli smartphone oggi rappresentano dei potenti computer che le persone possono portare costantemente con sé, e ciò li rende dei dispositivi perfetti per il coordinamento delle componenti del pancreas artificiale.
A breve sarà avviata una fase di sperimentazione ancora più impegnativa presso il Massachussetts General Hospital, dove dieci pazienti diabetici indosseranno il dispositivo per utilizzarlo in condizioni ancora più realistiche. L’obiettivo è quello di far vivere ai diabetici di tipo 1 una vita normale, in cui si possa anche svolgere un classico lavoro, senza la necessità di avere un infermiere nelle vicinanze.