Anticipato nei mesi scorsi dalla fuga delle prime informazioni, l’abbonamento Pandora Premium è ora ufficiale. Lo ha annunciato la piattaforma di streaming, che il 15 marzo lancerà così la propria sfida a colossi della musica online come Spotify. Una doverosa precisazione: la piattaforma non sarà purtroppo accessibile dall’Italia né da qualunque altro paese europeo, bensì solamente da Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.
Il nome di Pandora è uno dei più longevi nell’ambito dello streaming. È stata una delle prime realtà a debuttare in questo settore all’inizio degli anni ’00, un tempo attiva anche nel vecchio continente, che ha visto poi contrarre il proprio raggio d’azione a causa di questioni legate all’ottenimento delle licenze. L’offerta Premium svelata oggi introdurrà caratteristiche inedite rispetto a quella tradizionale, come la possibilità di selezionare specifici brani o playlist anziché proporre esclusivamente stazioni radio generate in base alle preferenze degli utenti. Il prezzo è in linea con quello della concorrenza: 9,99 dollari al mese.
Non mancheranno poi funzionalità come il download delle tracce nella memoria interna dei dispositivi per la riproduzione in modalità offline, un motore di ricerca per trovare artisti, band o canzoni all’interno del database, un sistema di suggerimenti e consigli su cosa ascoltare e altro ancora. Per l’occasione è anche stata rivista l’interfaccia delle applicazioni mobile per Android e iOS, con migliorie come il colore di sfondo che varia a seconda della copertina dei brani in esecuzione.
Pandora ha inoltre annunciato che tutti gli attuali sottoscrittori dell’offerta Plus (4,99 dollari al mese per eliminare le inserzioni pubblicitarie) potranno accedere gratuitamente alle caratteristiche di Premium per un periodo pari a sei mesi, senza alcun tipo di spesa aggiuntiva.