L’acquisizione di Rdio portata a termine lo scorso anno ha confermato l’intenzione, da parte di Pandora, di offrire un servizio di streaming musicale on-demand in linea con quello proposto da concorrenti come Spotify. Ieri l’annuncio ufficiale, andato in scena nel corso di un evento a porte chiuse nella Grande Male, riservato alla stampa e ad alcuni VIP selezionati. La piattaforma si chiamerà, semplicemente, Premium.
Ancora mancano conferme sul prezzo dell’abbonamento, ma dovrebbe essere in linea con quello dei principali competitor, ovvero 9,99 dollari al mese. Il lancio, fissato per il primo trimestre del 2017, dovrebbe interessare in un primo momento i paesi in cui la Internet Radio di Pandora è oggi attiva, ovvero Uniti, Australia e Nuova Zelanda, per poi eventualmente raggiungere altri territori, Europa compresa. Non mancheranno un sistema di suggerimenti basato sulle preferenze personali degli iscritti, un motore per la ricerca all’interno del catalogo, l’organizzazione dei brani in playlist ecc.
Il vero punto di forza di Pandora Premium, stando alle prime dichiarazioni del CEO Tim Westergren, sarà proprio la personalizzazione. Si tratterà di un servizio di streaming musicale strutturato in modo da adattarsi ai gusti e alle esigenze di ognuno. Alla base la tecnologia del Music Genome Project. Non resta che attendere maggiori dettagli per saperne di più.
Attenzione: non bisogna confondere questa nuova piattaforma con Plus, opzione a pagamento (4,99 dollari al mese) lanciata di recente in occasione di un rebrand e che permette di eliminare le inserzioni pubblicitarie dall’attuale Internet Radio, senza però consentire la selezione manuale delle canzoni o degli album da riprodurre. Competere con i giganti del settore non sarà semplice, ma Pandora potrà contare su una base di utenti già ampia e fidelizzata nel corso degli anni dal proprio servizio, lanciato nell’ormai lontano 2000 e uno dei primi ad offrire lo streaming delle canzoni online.