I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno effettuato diversi test con pannelli fotovoltaici di varia forma, scoprendo che una struttura tridimensionale permette di catturare più luce solare dei tradizionali pannelli usati finora sui tetti delle abitazioni, con risultati migliori in presenza di cielo nuvoloso.
I pannelli solari fotovoltaici, abbastanza diffusi anche in Italia, convertono l’energia solare in energia elettrica. Le celle solari vengono assemblate in una struttura bidimensionale per avere il massimo rendimento con un orientamento verso sud. I ricercatori del MIT hanno però scoperto che i migliori risultati si ottengono realizzando delle torri solari in tre dimensioni.
Le celle solari quindi non vengono assemblate in una struttura piatta, ma collegate tra loro per formare una torre. In questo modo, la quantità di luce catturata è maggiore durante il giorno, la sera e anche in inverno, quando il Sole è molto basso all’orizzonte. Ciò permette di avere una fonte di alimentazione più uniforme per tutto l’anno. I dati ottenuti dalle misurazione hanno confermato che la densità di energia (kWh/mq) è fino a 20 volte maggiore di quella fornita dai pannelli tradizionali.
L’installazione 3D è modulare, per cui il tempo necessario per montare una torre solare è paragonale ad un assemblaggio planare. Il MIT sta effettuando test su tre diversi progetti, uno dei quali permette di costruire strutture 3D ripiegabili. In questo modo, viene agevolato il trasporto e ridotto il tempo per l’installazione sul posto. L’eventuale costo superiore rispetto ai pannelli tradizionali verrebbe completamente compensato dalla disponibilità di una maggiore quantità di energia elettrica erogata nel corso dell’intero anno e non solo nei mesi più caldi.