Quando si parla dell’influenza operata dalle tecnologie legate all’ambito mobile nei confronti dell’universo automotive si è subito portati a pensare ai servizi di connettività, all’intrattenimento nell’abitacolo e a tutto ciò che riguarda l’infotainment. È più che legittimo, considerando le novità introdotte di recente sulle quattro ruote in termini di dashboard, navigazione, riproduzione della musica ecc. Accade però che anche altre componenti dei veicoli possano essere ispirate alle innovazioni già sperimentate e collaudate su smartphone o tablet. È il caso della partnership siglata tra Ford e Corning.
Parabrezza Gorilla Glass
La collaborazione porta all’equipaggiamento, sulla nuova supercar Ford GT, di un parabrezza realizzato con superficie ibrida Gorilla Glass. La stessa impiegata sui display dei telefoni, per dirla con altre parole. Il beneficio è duplice: da una parte si aumenta la resistenza alle sollecitazioni meccaniche, agli urti e all’usura, dall’altra si riduce sensibilmente lo spessore (dal 25% al 50%) rispetto a quello di un tradizionale vetro laminato, diminuendo il peso di oltre 5 Kg (circa il 32%), andando così ad influire positivamente su accelerazione, consumi e prestazioni in fase di frenata. La superficie si compone di tre strati: uno è il già citato Gorilla Glass, poi c’è quello in materiale termoplastico e infine un vetro ricotto, ottenuto mediante un processo di raffreddamento lento che elimina le tensioni interne.
Il progetto ha preso il via come un concept, finalizzato a sperimentare l’impiego di una tecnologia prettamente mobile su un’automobile. Tutto è iniziato quando gli ingegneri Ford hanno manifestato l’esigenza di trovare nuovi materiali per i vetri che racchiudono l’abitacolo, più leggeri, per aumentare l’efficienza e le prestazioni delle vetture, diminuendo al tempo stesso i consumi abbattendo il peso complessivo. Da lì l’idea di coinvolgere Corning, dal 2007 protagonista del mercato per quanto riguarda l’elettronica di consumo. Ne parla Hau Thai-Tang, vicepresidente della divisione Global Purchasing.
L’ibrido Gorilla Glass è un esempio perfetto di come Ford collabori con i fornitori per portare innovazione in ogni settore del nostro business. Ford GT stabilisce nuovi standard per quanto riguarda performance e leggerezza. Non vediamo l’ora di poter sperimentare altre possibili applicazioni per questa incredibile tecnologia.
L’innovazione passa anche (e soprattutto) dal miglioramento di ciò che in un settore costituisce uno standard da lungo tempo: se c’è chi sta lavorando per sostituire il conducente in carne ed ossa con un sistema formato da videocamere e algoritmi propri della guida autonoma, è altrettanto comprensibile che realtà come Ford siano impegnate nel perfezionare aspetti dell’auto che ad una valutazione superficiale potrebbero essere definiti di importanza secondaria, come il materiale che costituisce il parabrezza, appunto. La struttura tradizionale, introdotta da Henry Ford quasi un secolo fa, prevede l’impiego di due lastre di vetro tenute insieme da un livello intermedio di materiale termoplastico. Un’intelaiatura studiata principalmente per evitare che il contatto con corpi esterni, ad esempio le pietre sollevate dalle altre vetture, possa provocare la rottura in mille pezzi della superficie, con gravi conseguenze per chi si trova a bordo.
Il vetro ibrido sviluppato in partnership con Corning è invece formato da un materiale particolarmente resistente posizionato all’interno, una termoplastica intermedia che svolge anche il compito di assorbire il rumore (poiché l’esperienza sonora in auto è importante) e un vetro ricotto a contatto con l’ambiente esterno. Il risultato è stato sottoposto dall’Ovale Blu a severi test: nella galleria del vento, in condizioni stradali avverse e persino sparandogli un proiettile ghiacciato:
Sulla nuova Ford GT, il vetro è impiegato non solo per il parabrezza, ma anche per la superficie semitrasparente che ricopre il motore sul retro e per quella che separa l’abitacolo dal vano posteriore. Come indicato, i benefici principali riguardano la riduzione del peso e la diminuzione dei consumi. Un altro vantaggio non di poco conto, considerando che si parla di una supercar, consiste nel poter abbassare il centro di gravità del veicolo, aumentandone così di conseguenza la manovrabilità e la stabilità alle velocità più elevate. Quella che oggi rappresenta una tecnologia riservata in esclusiva ad una vettura per pochi fortunati, un giorno non troppo lontano potrà essere impiegata anche sui veicoli per le masse. L’intenzione dell’Ovale Blu è infatti quella di introdurre le proprie innovazioni sul mercato e renderle disponibili a chiunque, a beneficio della collettività.