I droni in futuro potranno essere utilizzati per molti scopi, dalle consegne dei prodotti all’utilizzo come sistemi di sorveglianza in aree pericolose. I campi d’azione sono davvero tantissimi, tuttavia oggi tutti questi UAV presentano un problema importante e cioè l’autonomia reale di volo quantificabile, nei migliori dei casi, in 20-25 minuti al massimo. Il drone realizzato da CyPhy Works è, invece, diverso perché può volare all’infinito.
Parc (Persistent Aerial Reconnaissance and Communications), questo il nome di questo modello, è dotato di un microfilamento che lo collega ad una fonte di energia e che trasmette anche i dati a terra. Trattasi di un prodotto destinato alla sorveglianza utilizzato già dall’esercito che sebbene garantisca un’autonomia di volo senza limiti non può volare molto lontano in quanto dovrà rimanere sempre collegato alla sua fonte di energia. L’azienda CyPhy Works auspica che il suo UAV, che adesso sarà messo in vendita a tutti quanti, possa essere utilizzato per le ricognizioni o come sistema di comunicazione. Dal punto di vista tecnico, Parc dispone di 6 rotori e di una fotocamera ad alta risoluzione dotata di visore ad infrarossi, ideale per la visione notturna.
Il filamento che collega il drone alla fonte di energia è molto più sottile di un cavo di un auricolare ma sufficientemente forte per ancorare a terra il mezzo volante. Dal punto di vista software, Parc può essere automatizzato per poter volare in completa autonomia ad una quota prefissata (quota massima 500 piedi/152 metri). CyPhy Works ha fatto sapere di stare lavorando ad un drone per i modellisti ed ad un mezzo per le consegne. In particolare il modello per le consegne disporrebbe di motori che possono ruotare e che renderebbero lo UAV molto più simile ad un aereo ottimizzando l’efficienza di volo.