Parrot ha deciso di abbandonare il settore dei mini droni. Sebbene una comunicazione ufficiale non ci sia, un portavoce dell’azienda francese ha confermato a The Verge questa scelta. Per lungo tempo, Parrot ha prodotto e commercializzato diversi mini droni attraverso i quali molte persone potevano avvicinarsi al mondo dei multirotori spendendo cifre contenute. I primi modelli hanno debuttato diversi anni fa, addirittura ai tempi del primo drone Bebop.
Tuttavia, il mercato consumer dei droni è dominato da DJI che sta sostanzialmente mangiando le quote di mercato di tutti gli altri eventuali competitor. Proprio a causa dell’ingombrante presenza del costruttore cinese, Parrot nel corso del tempo ha spostato sempre di più l’attenzione verso il mercato commerciale attraverso speciali varianti dei suoi droni modificati per esigenze di utilizzo professionale. La casa francese sembra voler continuare questa transazione ed ha quindi deciso di fermare la produzione dei mini droni Mambo o Swing che molto presto spariranno sia dai negozi che dagli eshop della rete.
Continuerà ad essere prodotto e sviluppato l’Anafi in tutte le sue declinazioni, dunque sia quelle consumer che quelle commerciali. Appare evidente, comunque, che Parrot si stia progressivamente spostando verso un mercato dove DJI è meno presente. Non ci sarebbe nulla di sorprendente, dunque, se prima o poi l’azienda francese decidesse di puntare solamente sui modelli commerciali, abbandonando del tutto il settore consumer.
Del resto, le entrate della società nei droni del settore commerciale sono aumentate del 5% nel 2018, ma i ricavi complessivi sono diminuiti del 28% rispetto al 2017. Quest’anno, Parrot ha compiuto alcune importanti iniziative per rafforzare la sua posizione del mercato B2B. La compagnia francese, per esempio, ha stretto un accordo con l’esercito americano a maggio.
Nel primo trimestre del 2019, i droni consumer della società rappresentavano solo il 38% dei ricavi complessivi, in calo dal 58% nel primo trimestre del 2018.