Parrot ha annunciato il licenziamento 290 dipendenti della sua divisione droni. Trattasi più di un terzo della forza lavoro di questa divisione del produttore francese. La scelta è dovuta probabilmente ad un calo di rendimento del settore. Nel quarto trimestre, infatti, Parrot ha mancato gli obiettivi di vendita con un calo del 15% circa. La linea di droni della Parrot è sempre stata a cavallo tra i giocattoli e i prodotti professionali e secondo quanto affermato dalla società l’obiettivo principale di questo inizio del 2017 è quello di concentrarsi sulle aree più redditizie del mercato.
Dietro questa riorganizzazione aziendale ci sarebbero, anche, secondo l’azienda, i risicati margini dei droni commerciali. Non ci si dovrà sorprendere troppo, dunque, se in futuro Parrot proporrà meno mini droni per puntare su prodotti di maggiore valore aggiunto come i droni Bebop 2 e Disco. Del resto, come evidenzia Recode il principale concorrente della Parrot, DJI, è riuscita a dominare il mercato consumer dei droni grazie a politiche aggressive sui prezzi, possibili perchè possiede anche gli impianti di produzione. Di recente, anche 3D Robotics è stata “vittima” delle politiche di DJI ma nel caso di Parrot, l’azienda francese non produce solamente droni ma anche prodotti audio e soluzioni smart per il giardino.
La realtà è che nel tempo la concorrenza è avanzata in maniera impressionante con DJI che si sta mangiando molte quote di mercato grazie ai suoi droni che abbracciano un po’ tutte le fasce di mercato.
Parrot che ha il merito di essere stata una delle prime aziende ha democratizzare i droni rendendoli accessibili a chiunque dovrà, adesso, rivedere le sue politiche industriali in questo segmento per tornare a volare alto. Le prime novità della nuova gamma dei droni del produttore francese arriveranno nel corso del 2017.