Da semplice servizio di microblogging, Twitter è diventato col tempo uno dei canali di informazione più apprezzati dagli utenti, anche e soprattutto grazie alla rapidità con la quale le notizie possono viaggiare sotto forma di cinguettii. Dall’Indonesia giunge però segnalazione di un uso distorto dello strumento, un finto allarme per un inesistente tsunami che ha presto messo in subbuglio la zona. Non è raro infatti che notizie anche di un certo calibro finiscano prima tra le pagine di Twitter e poi tra quelle dei quotidiani più importanti. Un’importante arma per l’informazione, quindi, ma che può rivelarsi a doppio taglio.
A dover constatare con mano propria l’attrazione che i cracker dimostrano verso questo nuovo fenomeno è stato Andi Arief, responsabile della gestione delle calamità naturali in Indonesia. Assiduo frequentatore di Twitter, Arief ha in passato più volte annunciato difficoltà provenienti da situazioni climatiche o ambientali pericolose. L’ultima, in ordine temporale, si è però rivelata il frutto di un’intrusione all’interno del suo account, prontamente scoperta e alla quale è stato posto rimedio.
I malintenzionati che sono riusciti ad aver accesso all’account di Andi Arief hanno pensato di lanciare l’allarme di uno tsunami in arrivo in Indonesia il giorno successivo. Memori dei disastri provocati dallo tsunami del 26 Dicembre 2004 che ha provocato oltre 127.000 vittime, i cittadini indonesiani devono aver pensato subito al peggio una volta letto il messaggio del presunto Arief. In breve tempo la situazione è tornata alla normalità, con il padrone dell’account che è riuscito a tornarne in possesso, rasserenando tutti circa l’assoluta inconsistenza della notizia relativa all’ennesima catastrofe in dirittura d’arrivo.
Quanto accaduto, però, mette in risalto un fattore piuttosto rilevante: Twitter rappresenta ormai una realtà di fatto del mondo digitale, un mezzo di comunicazione ritenuto affidabile e sicuro, cui far riferimento in molti casi per ricevere news in tempo reale, soprattutto dai luoghi coinvolti da eventuali disastri o problematiche di elevata importanza. Tutto ciò fa sicuramente gola ai pirati del Web, che ora vedono in Twitter una nuova gallina dalle uova d’oro per raggiungere i propri obiettivi. La sicurezza è quindi ancora una volta elemento fondamentale in questo processo nel quale interesse e truffa viaggiano mano nella mano per approfittare di eventuali punti deboli della catena.