L’inizio della stagione NBA era una pacchia per gli amanti del basket americano. Una buona parte delle partite si potevano vedere in streaming dal sito ufficiale della NBA. Il metodo era semplice, efficace e gratuito. Non era necessario installare nessun programmino p2p cinese ma bastava semplicemente trovare il link e aspettare che il browser e mediaplayer si connettessero in pochi secondi.
Il bitrate era maggiore di 800kbps e il sistema era ben ottimizzato, tanto da ottenere una qualità delle immagini più alta di quanto un bitrate a quegli standard avesse abituato. Il buffering era rapidissimo e nonostante tutto la fluidità delle immagini ottima. Nessuno scatto e la linea non cadeva quasi mai. Praticamente il paradiso, per gli amanti dei vari Bryant e James.
Ovviamente era tutto troppo bello per durare. Nel giro di poche settimane non si sono più trovati i link per arrivare alle pagine dove le partite venivano trasmesse. Da quel momento in poi il paradiso altro non era che una forma di beta testing.
Qualche giorno fa i link sono riapparsi su siti di streaming ma per noi Italiani c’è una piccola difficoltà, infatti, i nostri IP vengono filtrati. Ovviamente c’è il metodo per superare questo limite, basta un proxy che ci faccia apparire come Americani, inoltre ci sono i siti Americani che scambiano le immagini in P2P.