Per salire sul palco con Paul McCartney durante un concerto le possibilità sono due: essere reclutati dalla band dell’ex Beatles o indossare Google Cardboard. Quest’ultimo, per chi non ne fosse a conoscenza, è un visore per la realtà virtuale, presentato dal gruppo di Mountain View in occasione dell’evento I/O 2014 andato in scena a fine giugno. A differenza di altri dispositivi simili (Oculus Rift, Samsung Gear VR ecc.) non costa centinaia di dollari.
È infatti realizzato quasi interamente in cartone, con materiali che possono essere acquistati a basso prezzo. Una volta assemblato, il visore offre lo spazio per accogliere uno smartphone. Le immagini visualizzate sul display vengono trasmesse agli occhi in modalità stereoscopica, attraverso le due lenti integrate, così da creare la sensazione di trovarsi in un altro luogo. Sul palco con il musicista britannico, ad esempio, scaricando e installando l’applicazione rilasciata dalla software house Jaunt specializzata in questo tipo di tecnologia. Il brano filmato appositamente per questa iniziativa è “Live and Let Die" (scritta nel 1973 con la band Wings), nella recente esecuzione al Candlestick Park.
Osserva il leggendario e visionario Sir Paul McCartney mentre suona “Live and Let Die", a 360 gradi, in stereo 3D e con un audio coinvolgente, grazie alla prima esperienza di realtà virtuale rilasciata pubblicamente da Jaunt.
Questa la breve descrizione che accompagna il software sulle pagine del Play Store. Il requisito richiesto per provare l’app, oltre al già citato visore Google Cardboard, è uno smartphone Android con diagonale compresa tra 5 e 6 pollici, ad esempio gli ultimi due modelli della linea Nexus.
Non è la prima volta che l’arte di McCartney incontra la tecnologia: nei mesi scorsi per il videoclip del brano “Appreciate" (tratto dall’album “NEW") è stata siglata una partnership con Microsoft. Nel filmato il musicista è affiancato da un robot tra le sale del “Museo dell’uomo".