La nuova versione di Apple TV si barcamena tra commenti entusiastici e dichiarazioni deluse. Ad aggiungersi al coro di quest’ultimo estremo è Paul Otellini, CEO di Intel, il quale non ha speso parole felici per l’ultima nata in casa Apple. Per il leader di Intel, infatti, il dispositivo non sarebbe altro che un dietrofront da parte di Cupertino.
Si tratta di un giudizio che, a dir il vero, avevano già espresso diversi utenti, soprattutto quelli internazionali: l’assenza di un dispositivo di storage, abbinata alla mancanza di soluzioni rental iTunes nella maggior parte dei paesi mondiali, rendono Apple TV un device praticamente inutile al di fuori dei confini statunitensi. Le motivazioni di Otellini, però, puntano a un’altra, e forse più agguerrita, questione: la concorrenza.
Il giudizio di Otellini deriva dal confronto con il principale concorrente del box multimediale di Cupertino: Google TV. La televisione secondo Mountain View è stata creata per proporre all’utente un’esperienza d’uso completa, che sappia coniugare le esigenze di intrattenimento con tutte le potenzialità del Web. Questa sua caratteristica di essere “all-in-one” la rende decisamente preferibile rispetto ad Apple TV, limitata a poche funzioni essenziali.
Sembra che Steve Jobs in realtà abbia fatto un passo indietro rispetto al paradigma pensato per la prima Apple TV, che assomigliava molto di più a un computer. Google TV presenta un approccio totalmente differente. È Internet completo, integrato perfettamente con i contenuti live. Credo sia un modello davvero potente. Ma credo anche dipenderà dalle abitudini degli utenti. Mia madre potrebbe utilizzate un Apple TV, perché è davvero semplice. Mio figlio probabilmente acquisterà una Google TV, semplicemente perché è cool. Vuole essere in grado di partecipare alle sue chattate su Facebook e chiedere ai propri amici “Hey, stai guardando la partita?” in tempo reale. Non lo puoi fare con un Apple TV.
A conti fatti, la vera carenza di Apple TV non sono la mancanza di storage o i contenuti non fruibili da tutti, ma l’assenza di tutti quei servizi Internet ormai irrinunciabili anche durante la visione di un programma. Si tratta di due filosofie diametralmente opposte. Quella di Apple TV è statica e propone il vecchio canale di comunicazione a senso unico, dal produttore di contenuti all’utente. Quella di Google TV è a doppio senso, visto che allo user è garantita una possibilità di interazione pressoché infinita, non limitata solamente all’acquisto di spettacoli su iTunes Store.