PayPal rappresenta ad oggi uno dei servizi più utilizzati per pagare e farsi pagare online, ma il design del sito ufficiale non può essere certo definito al passo coi tempi. Una mancanza alla quale la piattaforma rimedierà presto, con un restyling completo che strizza l’occhio al Web 2.0, caratterizzato da uno stile pulito e un’organizzazione maggiormente funzionale dei contenuti.
Il nuovo look è presentato nella sezione”Welcome to the new PayPal”, che offre un breve tour guidato per illustrare cosa cambia. Addio alla necessità di doversi orientare tra menu e sottocategorie per gestire il proprio conto: tutto è racchiuso nelle schede “Summary”, “Activity” e “Settings”, con tutta probabilità tradotte in italiano come “Il mio conto”, “Attività” e “Impostazioni”. La prima ha ovviamente il compito di fornire un riepilogo generale sullo stato del proprio account, il credito accumulato e gli strumenti per portare a termine le transizioni, la seconda mostra gli ultimi movimenti di denaro e la terza raccoglie invece tutte le opzioni a disposizione degli utenti.
Presente anche un’area “Notifiche”, dove consultare con un solo colpo d’occhio i messaggi ricevuti o lo stato delle transizioni in sospeso. Sul lato destro del layout trova invece posto la colonna “Shortcuts” (“Scorciatoie”), con pulsanti per accedere in un solo click alle operazioni utilizzate con maggiore frequenza, come “Invia denaro”, “Richiedi denaro”, “Ricarica conto” e “Preleva”. Un restyling che ha come scopo principale quello di semplificare l’interazione degli utenti, ma che al momento non è dato a sapere quando verrà reso disponibile.
Creata nel 1998 da Peter Thiel e Max Levchin, la piattaforma PayPal è riuscita ad affermarsi rapidamente come sistema di pagamento online mediante carte di credito o prepagate (come la PostePay), tanto da attirare l’attenzione del gruppo eBay che ha acquisito il servizio nel 2002. Il modello di business prevede la trattenuta di una piccola percentuale per ogni importo versato da chi acquista e, oggigiorno, rappresenta quasi il 40% degli introiti complessivi per il sito di e-commerce.