PayPal ha inviato una comunicazione ad una donna morta di cancro al seno all’età di 37 anni affermando che il suo decesso violava le regole della piattaforma. Quello che può sembrare un brutto scherzo è invece capitato davvero in questi giorni a Howard Durdle, marito della defunta Lindsay Durdle. Il vedovo ha, infatti, ricevuto questa incredibile comunicazione da PayPal a causa di un debito di circa 4000 euro (oltre 3 mila sterline) che sua moglie aveva con la società di pagamenti online. Per la Gran Bretagna, Paese dove vivevano i due coniugi, gli eventuali debiti contratti da una delle due parti non ricadono sull’altra in caso di decesso. Tali debiti devono essere pagati attraverso le proprietà della persona che è morta.
A seguito della morta della moglie, il marito aveva inviato a PayPal e a tutte le altre utenze tutta la documentazione che dimostrava il decesso per arrivare alla chiusura dei servizi attivi a nome di sua moglie. Ma a tre settimane dall’invio della lettera, per Howard Durdle è arrivata la “doccia fredda”. La lettera inviata da PayPal informava con toni certamente non morbidi che la morte andava a violare l’articolo 15.4 (c) dell’accordo con PayPal Credit. Tale missiva specificava anche le conseguenze potenziali per questa violazione come l’avvio di cause legali. Il marito, giustamente sconvolto e già provato per il decesso della moglie, ha prontamente contattato la società che palesemente imbarazzata, ha riconosciuto l’errore e, scusandosi, ha estinto il debito come richiesto ed ha chiuso l’account della defunta.
PayPal ha anche sottolineato che a causa di quanto accaduto provvederà a rivedere i processi interni per assicurarsi che fatti analoghi non possano più accadere in futuro. Sembra, però, che Howard Durdle non sia intenzionato ad accettare le scuse di PayPal e che voglia intraprendere una causa legale per fare in modo che PayPal o qualsiasi altra organizzazione che ripeta un gesto così insensibile riconosca il danno che può causare alle persone.