Facendo la media dei dati rilevati da IDC e Gartner si ottiene un incoraggiante +15.7%, a metà tra il 16.6% del primo ed il 14.8% del secondo. I due istituti vanno nella stessa direzione nel valutare la crescita della vendita di PC ed importante soprattutto è il fatto che a trainare il mercato sia il settore low-cost e zone geografiche quali Asia e America Latina. L’entusiasmo del momento è rilevante inoltre alla luce del riavvicinamento al momento d’oro in cui, correva l’anno 2000, la crescita raggiunse una cifra superiore al 18%: i momenti grigi registrati nell’ultimo triennio sono dunque acqua passata.
David Daoud, tecnico IDC, analizza per Associated Press il momento sottolineando come i prezzi siano al momento particolarmente bassi nel settore desktop ed in continuo calo anche per quanto concernente i notebook. Sia per IDC che per Gartner i risultati finali hanno oltrepassato in modo importante le stime redatte pochi mesi prima.
La classifica dei produttori vede ancora una volta Dell al comando con una penetrazione sul mercato pari al 19.3% (dato lievitato di oltre il 23% rispetto all’ultimo rilevamento). Seguono Hewlett Packard (15.6%), Lenovo (7.6%, dato influenzato dalla recente acquisizione del comparto IBM), Acer (4.4%) e Fujitsu/Siemens (3.7%). Tra questi gruppi si evidenzia in particolare Acer, forte di un +62% nel solo trimestre rilevato. Il trend positivo sembra trarre origine non soltanto dal normale ciclo di sostituzione degli apparati, ma anche da nuove acquisizioni (nelle quali il settore mobile fa sentire pesantemente la propria presenza): la tendenza al rialzo potrebbe dunque continuare cavalcando il mercato ancora per qualche tempo.
Degno di nota, infine, il brillante risultato ottenuto da Apple (e già ampiamente premiato dalla quotazione del pacchetto azionario del gruppo): al cospetto di un dato Gartner che fotografa una crescita globale del 14.8%, l’istituto rileva un +37% per la sola mela di Cupertino. L’effetto traino determinato dal successo del duo iTunes/iPod è dunque verificato e guida il gruppo verso il 4.5% del mercato USA.