L’ultimo trimestre ha segnato un declino nel totale dei personal computer venduti: non capitava da 6 anni, cioè dall’ultima recessione. A dichiararlo è l’istituto di ricerca IDC che ha rilasciato i dati riguardanti l’ultimo periodo di vendite dei pc.
Il calo registrato è stato dello 0,4% rispetto al medesimo periodo del 2007, ma se si considerano i soli Stati Uniti la percentuale peggiore ulteriormente fino al -3,5%. Ad ogni modo a livello mondiale l’annata 2008 ha segnato un aumento nella vendita di pc del 10,5%. Tale statistica però viene trainata dalle prestazioni di tutti i paesi in via di sviluppo.
La classifica dei migliori venditori rimane invece invariata. Continua a dominare HP, che ha venduto il 3,1% di pc in più rispetto ad un anno fa, mentre Dell ne ha venduti il 6,3% in meno e Acer ben il 25,3% in più. Seguono Lenovo e Toshiba (rispettivamente dalla Cina e dal Giappone), il primo con un aumento del 4,8% delle vendite e il secondo con un considerevole salto da 20,2 punti percentuali. Il problema, secondo IDC, è che il calo delle vendite, benchè fosse atteso, è arrivato più in fretta di quanto si credesse.
Le cifre in positivo riguardano però sempre e solo le rilevazioni su base mondiale, mentre quelle domestiche statunitensi hanno costantemente il segno “meno” di fronte. Chi ha contenuto i danni ci è riuscito grazie ai modelli di Netbook, che sono stati la novità dell’anno, anche se poi da soli non hanno potuto invertire la tendenza al ribasso. Con 5 milioni di unità vendute i computer low cost orientati alla rete sono raddoppiati nel corso del 2008 (e ancora aumenteranno nel 2009) ma si tratta pur sempre del 7% del totale.
A contenere i danni è stata anche Apple, che ha venduto il 7,5% di unità in più, ma per ragioni completamente differenti rispetto agli altri.