PearC: i cloni Mac adesso parlano anche tedesco

PearC: i cloni Mac adesso parlano anche tedesco

Questo articolo inizia con una frase presa in prestito da un famoso film fantasy: tutto ebbe inizio quando Apple decise di utilizzare i processori x86 per i suoi Mac.

Da quel momento in poi, anche gli utenti Windows hanno iniziato a desiderare un clone con il sistema operativo della Mela. Molti sono riusciti ad installare Tiger o Leopard sul proprio hardware grazie alla diffusione di versioni modificate di Mac OS X.

Poi Psystar, una piccola azienda della Florida, ha pensato bene di vendere cloni Mac già pronti all’uso e ciò ha innescato una lunga battaglia legale che si protrae da più di sei mesi. Adesso per Apple, la difesa del diritto esclusivo di vendita del proprio sistema operativo, si fa sempre più ardua.

Infatti una nuova azienda tedesca, la HyperMegaNet, con sede a Wolfsburg in Germania, ha iniziato la commercializzazione del suo PearC, clone Mac proposto in tre diverse configurazioni.

Come è noto, la licenza d’uso di Mac OS X impedisce la copia, la modifica e la ridistribuzione del firmware e del codice sorgente, ma l’EULA può essere letta solo dopo l’acquisto di una copia del sistema operativo. Secondo il portavoce dell’azienda, in Germania la legge tutela maggiormente gli utenti rispetto ai produttori e quindi, essendo la licenza tradotta solo in parte in tedesco, l’acquirente può utilizzare come vuole il software, senza violare nessuna legge.

Per poter installare Mac OS X su normali PC, l’azienda tedesca ha utilizzato un emulatore software dell’EFI (Extensible Firmware Interface) che consente anche di effettuare gli aggiornamenti, senza bisogno di un kernel modificato. Tutti i prodotti sono ovviamente venduti con la confezione originale di Leopard, altrimenti sarebbe una copia pirata, afferma il portavoce.

Le tre versioni del clone PearC sono la Starter (a partire da 499 ?), la Advanced (a partire da 799 ?) e la Professional (a partire da 1499 ?) e si basano su hardware Intel (CPU), Gigabyte (schede madri), Asus (schede video GeForce), Samsung (drive ottici e hard disk) e Kingston/OCZ (memorie).

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