Negli ultimi mesi l’attenzione dei media e degli utenti è tutta rivolta agli smartwatch Android Wear e all’atteso Apple Watch, ma attualmente i migliori dispositivi in termini di prezzo, funzionalità e autonomia sono quelli prodotti da Pebble. L’azienda californiana ha venduto oltre un milione di smartwatch (fino al 31 dicembre 2014), grazie al taglio di prezzo effettuato all’inizio di ottobre 2014 e soprattutto ai continui aggiornamenti software che correggono bug e introducono nuove feature.
Il dato precedente, 400.000 unità vendute, risaliva al mese di marzo 2014. Ciò significa che il numero è più che raddoppiato. Google non ha ancora rivelato quanti smartwatch Android Wear sono stati venduti dai suoi partner lo scorso anno (Samsung, Motorola, Sony, LG e ASUS), quindi non è possibile dire se la piattaforma ha avuto successo o meno. Samsung aveva distribuito 800.000 Galaxy Gear nel 2013, ma non ci sono dati più aggiornati. I due modelli attualmente sul mercato, Pebble e Pebble Steel, non integrano hardware potente e schermi touch a colori, ma offrono comunque un giusto mix di caratteristiche.
Intervistato da The Verge, il CEO Eric Migicovsky ha rivelato che nel corso del 2015 verranno annunciati nuovi prodotti e una nuova piattaforma software, sulla quale sono al lavoro alcuni ex componenti del team LG che ha sviluppato l’interfaccia delle TV webOS. Pebble ha un grande supporto da parte degli sviluppatori di terze parti (quasi 25.000 in tutto il mondo), che hanno realizzato oltre 6.000 app e watchfaces per i due smartwatch.
A fine gennaio è stato lanciato un emulatore web che permette di testare le app senza installare software sul computer. Migicovsky non ha svelato i dettagli sui piani dell’azienda, ma Pebble è sicuramente pronta alla battaglia che inizierà dopo l’annuncio dell’Apple Watch e dei nuovi modelli basati su Android Wear.