Una nuova importante retata contro la pedopornografia è stata messa a segno dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Liguria, una fiammata che pone fine ad una rete di scambi che, ancora una volta, aveva utilizzato i canali del peer-to-peer per la condivisione del materiale.
Sei le persone arrestate (tra Lazio, Lombardia, Emilia e Campania), ma il numero delle denunce arriva a ben 460 unità. Spiega Sky Tg 24: «In particolare, gli agenti hanno posto sotto osservazione l’ambiente virtuale del file sharing anche con attività tecniche sotto copertura facendo luce su un fitto intreccio di video, spesso di estrema crudezza, scambiati o condivisi tra vari soggetti di variegata estrazione sociale, che utilizzavano una particolare variante della piattaforma eMule per diffondere e scambiare materiale illecito».
Tre mesi di indagini sotto copertura (con coordinazione centrale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni) e centinaia di perquisizioni ha portato altresì al sequestro di 1201 personal computer, 2459 hard disk, 11327 supporti ottici e 1307 memorie esterne. L’operazione, denominata “SIXXX FILES”, porta così nuovamente alla luce un fenomeno duro da estirparsi, ma contro il quale la Polizia Postale sta agendo con metodica e efficacia facendo sì che il P2P possa non essere porto franco per catene di questo tipo.