Ha generato un vero e proprio terremoto il servizio della BBC sulle presunte violazioni in Pegatron, partner di Apple per la produzione di iPhone 6 e altri device tecnologici. E mentre Cupertino si dichiara indignata per un montaggio forse volto alla facile polemica, l’azienda asiatica rilascia un comunicato ufficiale, promettendo di investigare sul caso e di apportare i dovuti miglioramenti se necessario.
Nel filmato andato in onda sull’emittente inglese, nonostante negli ultimi anni Apple si sia seriamente impegnata nel migliorare le condizioni di lavoro fra i partner orientali, si notano alcune condizioni preoccupanti. Turni di 16 ore per gli operai, costretti a dormire direttamente sulle linee di produzione, sequestro dei documenti e finti corsi di formazione. In una nota inviata alla borsa di Taiwan, Pegatron ha comunicato di voler indagare queste accuse per scoprire eventuali comportamenti non consoni. La compagnia, inoltre, ha confermato come la sicurezza dei dipendenti sia una delle sue priorità, in accordo con le richieste del gruppo californiano.
Questa comunicazione non ha fatto riferimento esplicito ad Apple, anche se l’inchiesta di BBC si è proprio concentrata sulle linee di Pegatron dedicate alla produzione di iPhone 6. Va comunque sottolineato come il maker collabori con numerose altre aziende mondiali, ma negli ultimi anni solo gli impianti dedicati alla Mela sono stati oggetto di scoop e polemiche. Un fatto che ha lasciato la stessa Apple sorpresa, poiché una società che ha esplicitamente investito sul miglioramento delle condizioni dei dipendenti anche con l’aiuto dell’organizzazione indipendente The Fair Labour Association. Così ha dichiarato Cupertino qualche giorno fa:
Non siamo a conoscenza di altre compagnie che stiano facendo tanto quando Apple per assicurare condizioni di lavoro eque e sicure. Lavoriamo con i fornitori e vediamo continui e significativi miglioramenti, ma sappiamo come il nostro lavoro non sia mai finito.
Al momento, non è dato sapere quando i risultati delle indagini Pegatron verranno resi pubblici, né quali misure verranno prese per affrontare il fenomeno. La risposta potrebbe comunque richiedere tempi brevi, anche dato il polverone sollevato dalla messa in onda del servizio.