L’iPad Mini è l’oggetto dei desideri per molti consumatori Apple che, dalla presentazione del primo iPad, sperano che la Mela lanci un tablet di piccole dimensioni. Con la morte di Steve Jobs, da sempre contrario a questa ipotesi, la possibilità di uno strumento da 7 pollici si è concretizzata e il lancio potrebbe avvenire in autunno inoltrato. La vera novità, però, riguarda il processo produttivo: non sarà Foxconn a fabbricarlo.
Il legame a doppia corda fra Apple e Foxconn non è di certo un segreto, considerate anche le numerose polemiche sorte a seguito di condizioni di sfruttamento all’interno degli impianti produttivi del colosso cinese. Per l’iPad Mini, tuttavia, Cupertino starebbe pensando a una produzione quasi tutta ad appannaggio di Pegatron, che ne dovrebbe assumere il 60%. Si rompe, così, il monopolio dei tablet targati Mela detenuto da Foxconn da oltre un biennio.
A darne notizia è la sezione di Taiwan dell’Economic Daily News, anche se le motivazioni di questo cambio di strategia non sono ovviamente state esplicitate. La prima ipotesi riguarda l’ingente mole di lavoro già assegnata a Foxconn, che nei prossimi mesi produrrà qualcosa come 53 milioni di iPhone 5. Un device importante come il nuovo melafonino deve avere priorità assoluta, quindi è probabile che Cupertino non voglia sovraccaricare un partner così strategico.
Ma c’è anche chi si lancia nel fanta-commercio lasciando intendere come Pegatron sia stata scelta per il suo fitto legame con l’azienda gemella Asustek: avendo una certa esperienza nel settore dei tablet di medie e piccole dimensioni, Pegatron sarebbe un sinonimo di qualità e affidabilità non solo sulla carta.
Qualsiasi siano le ragioni di Apple, per il consumatore non vi saranno differenze percepibili una volta messe le mani su iPad Mini. Il tablet da 7 pollici, che dovrebbe essere lanciato prima della stagione natalizia, potrebbe portare scompiglio nella fascia dei prodotti da 200-300 dollari, ora dominata dai device Android e da Amazon con Kindle.
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