Durante il Photoshow 2012 che si è tenuto a Roma la scorsa settimana, Pentax ha mostrato due sistemi mirrorless dalle filosofie diametralmente opposte. Da un lato Pentax Q, il sistema digitale a lenti intercambiabili più piccolo disponibile a oggi sul mercato e dall’altro Pentax K-01 che, grazie al sensore APS-C, permette di utilizzare le ottiche con innesto K-Mount delle normali reflex del produttore nipponico.
Particolarità del sistema Pentax Q è l’utilizzo di un sensore da fotocamera compatta da 1/2,3″, che ha consentito di contenere considerevolmente le dimensioni, scendendo tuttavia a compromessi con una qualità d’immagine condizionata proprio dalla miniaturizzazione del sensore.
Molto interessante l’altra Pentax, K-01, per la quale il produttore giapponese ha scelto di utilizzare il medesimo sensore APS-C e il medesimo innesto K-Mount delle sue reflex. Utilizzando le lenti pancake le dimensioni del sistema risultano leggermente più contenute rispetto a quelle di una reflex tradizionale, tuttavia Pentax potrebbe realizzare delle ottiche appositamente sviluppate per sfruttare lo spazio, a oggi inutilizzato, tra il bocchettone e il sensore. Questo potrebbe permettere, oltre al contenimento delle dimensioni, anche di realizzare obiettivi con focali particolari, come grandangolari particolarmente spinti senza dover ricorrere allo schema retrofocus.
Pentax continua dunque per la sua strada, facendo dell’originalità il suo cavallo di battaglia rispetto a un mercato mainstream dove le macchine fotografiche tendono un po’ tutte ad assomigliarsi. Di certo il produttore nipponico può vantare un seguito di fedelissimi, tuttavia siamo convinti che questi due sistemi mirrorless, e in particolare la Pentax Q, potrebbero attirare l’attenzione anche di nuovi utenti alla ricerca di sistemi flessibili ma ultracompatti.