Il Superbowl 2008 durante l’intervallo vedrà prendere vita una promozione legata alla Pepsi Cola e all’acquisto legale di file musicali. Chiunque abbia acquistato una Pepsi potrà ricevere dei punti con il cui accumulo sarà possibile comprare musica in rete. La novità è però che mentre solitamente iniziative simili sono condotte in collaborazione con iTunes, adesso il partner è Amazon MP3.
Un miliardo di canzoni sono state messe a disposizione per il download in seguito alla raccolta di punti Pepsi legata allo spettacolo che inizierà nell’intervallo del Superbowl, anche se chiaramente è noto che non tutti riscatteranno i punti raccolti. Ad ogni modo l’operazione, già attuata qualche anno fa con iTunes, è mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica e a creare consapevolezza dell’esistenza di una forma legale di download e della sua comodità.
La notizia però è che iTunes è stato messo da parte, e se sommata a quelle che negli ultimi mesi hanno visto molte etichette musicali aderire al progetto di Amazon MP3 abbandonando i DRM (ma mantenendo watermarks), disegna il quadro di un momento in cui, nonostante il music store Apple domini l’80% del mercato, l’industria musicale preferisce rivolgersi alla concorrenza.
Le motivazioni sono molte: dall’eccessivo potere che si va concentrando nelle mani di un solo soggetto, alla politica molto autoritaria di Steve Jobs sui prezzi (tutto a 99 centesimi mentre i prezzi Amazon MP3 oscillano tra gli 89 centesimi e il dollaro) fino alla non compatibilità dei brani venduti su iTunes con lettori mp3 che non siano l’iPod. Eppure un qualsiasi aumento della consapevolezza riguardo il download legale di musica o delle persone che comprano musica online anche se non su iTunes non può che avvantaggiare il negozio della mela, poichè dominando il mercato inevitabilmente attira a sè in ogni caso gran parte della nuova utenza.