Per il futuro è sempre più scontro tra IPTV e DTT

Per il futuro è sempre più scontro tra IPTV e DTT

La televisione con il suo concetto di unilateralità delle informazioni inizia ad essere vecchia. L’idea di vedere i programmi prestabiliti ad un orario fissato è un concetto che fa a pugni con la freneticità dei tempi moderni e con la multimedialità delle nuove tecnologie informatiche.

Volenti o nolenti dobbiamo adattarci all’idea che la TV così come la vediamo noi è destinata a sparire dalle nostre case, per lasciare spazio ad una nuova forma più interattiva e moderna. I principali candidati a diventare gli eredi della TV sono al momento attuale l’IPTV e il digitale terrestre. La prima, legata alla connessione a banda larga, riprende i principi e gli ideali di libertà della rete, il “come e quando vuoi” tanto caro agli internauti. La seconda rimane più vicina ai canoni della TV classica dandole un pizzico di modernità e multimedialità.

Da noi, come tutti sappiamo, lo Stato italiano ha deciso di imporci (non senza imposizione della Comunità europea) un passaggio al digitale terrestre, forzando questo passaggio con il cosiddetto switch off ovvero lo spegnimento di alcune reti analogiche. Oltre a questo sono stati spesi soldi statali per finanziare le agevolazioni all’acquisto di un decoder digitale terrestre. D’altra parte la crescita dell’IPTV invece è fortemente penalizzata da quello che viene chiamato digital divide.

Ma vediamo i numeri e le previsioni di queste tecnologie. In Italia durante il 2007 sette milioni di famiglie hanno potuto guardare la TV grazie ad un decoder digitale. È bene ricordare che molte TV vengono vendute già fornite di decoder digitale e che in Sardegna e in Valle d’Aosta è stato già effettuato lo switch off. Le previsioni italiane parlano di dieci milioni di utenti entro la fine di questo anno. Al momento attuale le famiglie che dispongono del digitale terrestre sono il doppio delle famiglie europee che usano l’IPTV.

Quali sono le previsioni per il futuro? La crescita dell’IPTV è ovviamente legata all’aumento di diffusione e di qualità della banda larga e all’alfabetizzazione informatica. Alimentata da una crescita totalmente spontanea l’IPTV è frenata da questi fattori. Il digitale terrestre dal canto suo gode di una crescita alta ma presenta una leggera flessione dei consensi dopo un boom iniziale.

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