Ciò che emerge dall’ultimo rapporto dell’Unione Industriale Torino, associazione volontaria di imprese aderente a Confindustria, è l’imprescindibilità dell’ICT per le aziendeclienti e, pertanto, settore toccato solo marginalmente dalla crisi che sta investendo l’economia mondiale in questi mesi.
In Piemonte, l’Information and Communication Technology rappresenta una fetta consistente dell’economia, dando lavoro a 110.000 addetti, occupati in una realtà dinamica e diversificata dalla presenza di numerose aziende di piccole e piccolissime dimensioni.
Sono quasi vicine allo zero le richieste di cassa integrazione ordinaria, mentre pari allo zero sono le procedure di riduzione del personale. Unitamente a quanto detto, si aggiunge quel 6/7%, percentuale importante che indica la misura d’influenza dell’ICT sul PIL piemontese.
Nonostante l’analisi dell’Unione Industriale verta nell’ambito locale piemontese, si evidenzia l’estensione della solidità dell’ICT su tutto il settore nazionale.
Come mai queste cifre ottimistiche? Economia e Informatica, attività produttive e progresso, vanno ormai a braccetto. Impossibile, quindi, per le aziende, rinunciare alla tecnologia. Insomma, com’era auspicabile, l’ICT riveste un ruolo ormai fondamentale nell’economia locale e nazionale.