Il mito dei contenuti duplicati è inteso da gran parte dei blogger come una minaccia dettata dai motori di ricerca con cui si combatte per non incorrere in penalizzazioni varie. I motori penalizzano (non danno rilievo e quindi visibilità) i contenuti duplicati per offrire SERP sempre migliori.
Nel blogging ci si scontra con questo problema nel caso di strategie di cross posting. Con questo termine intendo la pubblicazione di uno stesso post su più fonti, oltre al proprio blog.
Darren Rowse, autore dell’interessante ProBlogger.net, si è espresso a tal proposito mettendo in evidenza vantaggi e svantaggi del cross posting.
I vantaggi sono facilmente intuibili: un articolo reperibile da più fonti garantisce una maggiore visibilità e la possibilità di costruirsi una reputazione. E’ sempre un vantaggio rendere disponibile i propri contenuti a un pubblico il più vasto possibile.
Altrettanto prevedibili sono gli effetti collaterali. I motori di ricerca, trovando del contenuto identico in modalità “pluridisponibile” possono bollare il nostro contenuto come duplicato.
Come regolarsi allora?
Nella “guerra” con le regole dei motori di ricerca ho sempre cercato di adottare una strategia umanistica. Gli algoritmi vengono continuamente migliorati per venire in contro alle esigenze dell’uomo mentre quest’ultimo si destreggia per combattere con qualcosa che è visto come una minaccia anzichè come un vantaggio. E’ bene quindi studiare le strategie per l’uomo, non per gli algoritmi.
Un cross-posting ragionato e soprattutto targettizzato, secondo il mio parere, è allora una soluzione da considerare sempre ed eventualmente da utilizzare.