Per visitare il British Museum non serve andare a Londra!

Per visitare il British Museum non serve andare a Londra!

Nuovo segnale positivo dalle istituzioni tradizionali. Questa volta è il turno del British Museum che ha deciso di mettere a disposizione degli internauti molte delle opere conservate nel prestigioso museo.

A dire il vero sono oltre 10 anni che il British Museum offre sul proprio sito una sorta di “vetrina online”, con immagini e contenuti multimediali legati alle esposizioni permanenti e alle mostre temporanee. Si trattava però di informazioni da “brochure” più che un sistematico lavoro di esposizione online.

Da oggi, invece, il British Museum vuole offrire un’esperienza nuova a coloro i quali non possono recarsi di persona a Londra, ma vogliono vedere da vicino alcune importanti opere. Secondo il museo quella ricostruita è un’esperienza diversa e complementare, utile anche al visitatore fisico che potrebbe, grazie alla tecnologia, scoprire dettagli che forse gli sfuggirebbero durante una visita di persona.

Dal punto di vista tecnico i disegni, dipinti e oggetti sono stati digitalizzati in immagini bidimensionali, che potranno essere scaricate e salvate sul proprio PC o stampate.

Lo sviluppo del portale è durato circa un anno e mezzo, durante il quale si sono affrontati grossi problemi quali lo sviluppo dell’architettura informativa e si è studiato il modo di rendere accessibile a tutti il sito.

Attualmente ben 275.000 opere sono state digitalizzate e sono disponibili sul sito del British Museum, assieme a molti file audio di descrizione delle opere. A ciò si sono aggiunte varie modalità di navigazione: si può scegliere di andare direttamente ad una determinata opera oppure di seguire percorsi tematici pensati dagli organizzatori.

Infine, proprio come in una visita reale, terminato il tour online sarà possibile fare acquisti nel “gift shop” o prenotare i biglietti per una visita di persona.

Questo è un altro esempio di come la tecnologia avvicini e renda accessibile a tutti la conoscenza. Tempo fa ho parlato di Harvard che apre i propri studi al pubblico, ora vediamo il British Museum che conta di mettere online la collezione completa del museo entro due anni: ben 7 milioni di opere.

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