Il progetto non nasce come un fuoco di paglia e la cosa è dimostrata dal fatto che dietro al tutto c’è una vera e propria Srl (fondata da Marco Antonio Masieri e Marco Montemagno, i nomi già dietro il progetto Blogosfere) che si pone un obiettivo specifico: promuovere la rete, portarla tra la gente. Ne farà non solo un motto d’orgoglio, ma una vera e propria ragione sociale.
C’è bisogno di tutto ciò? La risposta è tra le righe della presentazione AGCOM di ieri, quando Corrado Calabrò ha espresso tutto il suo rammarico per le occasioni che l’Italia sta perdendo (a livello sociale, culturale ed economico) a causa della lentezza con cui si avvicina alle opportunità della rete:
Dal punto di vista della domanda, l’attuale contesto è caratterizzato da una carenza strutturale dovuta all’ancora basso grado di alfabetizzazione informatica delle famiglie e delle imprese italiane. Quindi politiche di sostegno alla domanda – quali l’incentivazione all’adozione di apparecchiature informatiche, l’innalzamento del grado di alfabetizzazione informatica attraverso adeguate politiche scolastiche e formative, le agevolazioni alle piccole e medie imprese per l’utilizzo della larga banda, l’aumento del livello di informatizzazione della pubblica Amministrazione – rappresentano un necessario complemento alle misure di stimolo all’offerta di reti a larghissima banda
l’Italia ha l’occasione di ripartire, ha la possibilità di portare la fibra in casa dei cittadini […[/youtube] Dobbiamo deciderci a decidere: o stiamo al passo coi tempi o l’involuzione ci aspetta dietro l’angolo
Stimolare la domanda e offrire le infrastrutture. Alla seconda devono pensarci le istituzioni. Il primo aspetto, invece, spetta a tutti. A tutti noi, soprattutto.